La fuga di Jacob by Michael Reit

La fuga di Jacob by Michael Reit

autore:Michael Reit [Reit, Michael]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2022-12-18T23:00:00+00:00


Capitolo undici

Nell’affollata sala delle assemblee era stato allestito un piccolo palco, tutti gli occhi fissavano un uomo e una giovane donna che recitavano. Nella finzione, lei camminava per le strade di Berlino e lui cercava di attirare la sua attenzione da un balcone vicino. Gli artisti indossavano abiti semplici, ma l’attrice era riuscita a recuperare un cappello raffinato.

«Sappiamo come andrà a finire questa storia, vero?», borbottò Ethan con fare cospiratorio.

Jacob annuì. Loro due avevano già assistito a quello spettacolo, ma per molti era la prima volta. E probabilmente anche l’ultima. Le rappresentazioni settimanali non vedevano spesso tornare le stesse persone.

«Andiamo a prendere una boccata d’aria fresca», suggerì Jacob.

Sgattaiolarono inosservati fuori dalla porta sul retro. Lo spettacolo stava incantando il pubblico. Il giovane sembrava essere quasi riuscito a ottenere i favori della fanciulla.

«Mossa scaltra da parte di Gemmeker… queste recite, intendo. Non trovi?», osservò Ethan quando uscirono. Il clima mite delle sere di maggio era piacevole, preannunciava l’arrivo dell’estate.

«Le recite, la scuola, l’ospedale. Sta facendo un ottimo lavoro e tiene tutti tranquilli».

Da quando Gemmeker, sette mesi prima, aveva assunto il comando, la vita a Westerbork era cambiata radicalmente. L’ospedale era persino stato ampliato e dotato di diverse poltrone da dentista. Ma la sua decisione più popolare era stata quella di utilizzare l’aula magna per le rappresentazioni teatrali la domenica sera.

Tutti si erano adattati alla nuova organizzazione del campo e si sentivano più a proprio agio. La stessa cosa era accaduta a Jacob ed Ethan, che avevano meno impegni di prima ed erano soddisfatti.

«Se non avessimo i trasferimenti del martedì, potremmo quasi pensare di vivere in un normale villaggio», disse Jacob.

Quello che era rimasto invariato era il costante flusso dei treni che entravano e uscivano dal campo. Gemmeker aveva ottimizzato il processo, le liste delle deportazioni erano divenute più spietate. Ormai i residenti regolari sapevano che i convogli erano diretti ai campi di lavoro in Polonia. Chi aveva visto partire mogli, mariti o figli non aveva più ricevuto loro notizie. Il lunedì sera, quando veniva emesso l’esecrabile elenco per il giorno successivo, era il momento che tutti temevano.

«Ho sentito che questa settimana il trasferimento sarà consistente», lo informò Ethan. «Pisk ha affermato che sarà il carico più grande mai visto finora».

Jacob sollevò lo sguardo. «Quante persone?»

«Tremila».

Rimase sbalordito. Non avevano mai gestito un gruppo così numeroso. «Come faremo a sistemare tremila persone su un treno? Il marciapiede del binario non è sufficiente per tanti vagoni».

Percorsero in silenzio il Boulevard, raggiunsero il centro del campo e si sedettero sulla banchina che correva parallela alla ferrovia, lasciando ciondolare le gambe.

«Quanto credi che resteremo ancora qui?», chiese Ethan.

«Che cosa vuoi dire?».

Ethan lo fissò, serio. «Siamo in questo campo da quattro anni ormai. La maggior parte della gente che passa da queste parti non resta più di un mese. Siamo stati fortunati, Jaco, ma dubito che ci lasceranno qua per sempre. Il numero dei prigionieri sta diminuendo di settimana in settimana. Sembra che stiano finendo le persone. Con trasferimenti come il prossimo, presto il campo rimarrà quasi vuoto».



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.