La moglie del mercante di zucchero by Erica Brown

autore:Erica Brown [Brown, Erica]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2019-07-03T22:00:00+00:00

Il viaggio verso Little Paradise fu accompagnato dalla pioggia, ma quando arrivarono il cielo si era un poco rischiarato. Mentre un timido sole si affacciava da dietro una nuvola, le bianche pareti del cottage venivano investite dalla luce. Nel cielo spuntò un arcobaleno che sembrava nascere proprio sul tetto accanto al comignolo.

Al colmo della felicità, i bambini corsero verso la casa. Blanche e Edith li seguirono. John, dietro di loro, portava i bagagli.

Tom era andato via con Horatia, che a quanto pareva aveva un appuntamento di lavoro. Blanche avrebbe voluto crederle, ma non ci era riuscita. “Non sono gelosa”, si disse, e concentrò le sue energie affinché Edith e la sua famiglia fossero il più possibile a loro agio.

Mentre Blanche le consegnava la chiave, a Edith tremava la mano. La guardò con occhi umidi e labbra secche. «Una nuova casa», disse quasi strozzata dall’emozione. «Non ho mai posseduto una chiave prima d’ora, né un giardino, né un cancello d’ingresso».

Troppo emozionata per dire qualcosa, Blanche fece un cenno con la mano, un gesto semplice, per invitarla a farsi coraggio e infilare la chiave nella serratura. Dirlo a parole sarebbe stato impossibile.

Freddie perse la pazienza. «E dai, mamma, sbrigati che mi sto gelando!».

Edith gli diede uno schiaffo dietro l’orecchio. «Bada a come parli!».

Sorrise mentre si massaggiava il punto dolente. Non gli aveva fatto veramente male, e anche la madre stava sorridendo. La vedeva felice, più felice di quanto fosse stata da molto tempo. Era sempre contenta quando il padre non c’era, ma mai così. Non le aveva mai visto gli occhi brillare in quel modo, né l’aveva mai sentita emettere un grido di gioia come quello che fece quando la chiave girò nella toppa.

Li avvolse un profumo di menta fresca e legno. Anche se il cielo era di nuovo un po’ coperto e il vento sferzava i meli, il cottage sembrava pieno di luce. Le pareti erano color crema, ma apparivano quasi gialle, come dipinte direttamente dalla luce del sole.

I bambini si rincorrevano nelle stanze al piano terra e, proprio come avevano fatto i figli di Blanche, strillarono di felicità quando aprirono la porta in legno di pino accanto al caminetto e scoprirono la scala a chiocciola che portava di sopra.

I loro passi rimbombavano sul soffitto mentre esploravano il piano superiore.

«Sembrano una mandria di cavalli selvaggi», rise Blanche.

Edith spalancò le braccia. «Questo posto ha tutto!».

Blanche annuì guardandosi attorno in quel luogo che le era così familiare, dove non sarebbe più stata libera di andare a nascondersi quando desiderava stare un po’ da sola con i suoi pensieri.

Aveva pensato di usare qualche coperta per coprire l’erba del prato e farla seccare, in modo che potessero usarla per farne dei giacigli di fortuna, almeno provvisoriamente. Ma quel giorno era impossibile, aveva ricominciato a piovere e l’erba era tutta appiattita sul terreno. Mandò John a prendere qualche mobilio nella soffitta di Somerset Parade. E una volta che anche Horatia avesse donato qualcosa di suo, il cottage sarebbe stato perfettamente ammobiliato.

Il comportamento di Horatia l’aveva sorpresa.

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