La Porta Accanto (Un Thriller Psicologico di Chloe Fine—Libro 1) by Blake Pierce

autore:Blake Pierce [Pierce, Blake]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Mystery & Detective, Women Sleuths, General, Thrillers, Suspense
ISBN: 9781640296022
Google: P6FtDwAAQBAJ
editore: Blake Pierce
pubblicato: 2018-10-23T10:02:51+00:00

***

La stazione di servizio si trovava a meno di cinque chilometri dall’appartamento di Danielle. Arrivò alle 11:25 e non c'era praticamente nessuno lì. Alcuni clienti erano intenti a guardare snack e riviste, ma il cassiere fu molto collaborativo e felice di aiutarla. Era già stato informato dell’arrivo di Chloe, così aveva pronto il filmato in questione.

Dopo essersi fatto sostituire alla cassa da un altro impiegato che stava rifornendo gli scaffali, il cassiere la accompagnò sul retro dell’edificio. Lì si trovava una stanzetta che fungeva da magazzino, piena di scatoloni e oggetti vari. Nell’angolo in fondo a destra c’era una piccola postazione deve si trovava l’antiquato sistema di sicurezza. Un grosso schermo mostrava sei diverse inquadrature del parcheggio, all’esterno. Su un altro schermo si vedevano due inquadrature dell’interno del negozio, oltre a una terza proprio dietro la cassa.

“Ecco la parte dove c’è la macchina di cui mi ha chiesto la polizia” disse indicando il riquadro centrale in basso.

Dopo alcuni secondi, infatti, ecco l’auto di Martin entrare nell’inquadratura e fermarsi sotto la tettoia di una delle sei pompe. Da quella posizione era impossibile vedere chi si trovasse all’interno del veicolo.

“Può tornare indietro e riprodurre il filmato al rallentatore?” si informò Chloe.

“Certo. Mi dica quando vuole che metta in pausa.”

Il cassiere mandò indietro il filmato, fino a che l’auto di Martin non fu fuori dall’inquadratura. Quindi lo avviò rallentato. Quando la macchina tornò quasi al centro dello schermo, Chloe gli chiese di mettere in pausa.

Il cassiere fece come gli era stato chiesto. Il lato del passeggero era rivolto alla telecamera. Chloe riuscì a intravedere la sagoma di una persona all’interno, ma era difficile distinguere i dettagli, sia a causa della distanza tra l’auto e la telecamera, sia per la distorsione all’immagine causata dal finestrino.

“Si può zoomare?” chiese Chloe.

“Sì, anche se l’immagine sarà sgranata.”

Il ragazzo digitò un comando sulla tastiera e l’inquadratura si avvicinò leggermente, portando in primo piano il passeggero. Come aveva avvertito, il filmato era incredibilmente sgranato.

Ma non aveva importanza, perché la somiglianza con Danielle era innegabile. Oltretutto, aveva il viso rivolto in parte verso la telecamera, rendendo il riconoscimento ancora più semplice.

In realtà non fu una vera sorpresa. Dopotutto, Danielle aveva lasciato la festa in compagnia di Martin, e la data e l’ora impresse sul filmato indicavano che la registrazione era avvenuta all’incirca mezz’ora dopo che se n’erano andati.

Però era comunque una prova sufficiente per l’FBI – e anche per lei – di vedere Danielle come potenziale indiziata.

“La ringrazio” disse al cassiere con voce bassa e tremante.

Si allontanò dalla postazione lentamente ma, una volta tornata nel negozio, stava praticamente correndo in direzione della porta. Doveva assolutamente andare da Danielle e parlarle da sola, prima che tutto quello si abbattesse su di lei come un martello.

E a giudicare dalle prove, non ci sarebbe voluto molto.

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