La quarta ballata by Marco Marziali

La quarta ballata by Marco Marziali

autore:Marco Marziali [Marziali, Marco]
La lingua: eng
Format: epub
editore: AUGH! Edizioni
pubblicato: 2019-05-23T21:00:00+00:00


SEDICI

Tornato dal suo viaggio in Egitto, contattò subito Giulia per sapere di Gianni.

Lei cominciò a raccontare gli avvenimenti, procedendo come suo solito e attingendo frequentemente al suo bagaglio di psicoanalisi da quattro soldi.

Fu inevitabile un immediato attacco di nausea seguito da un vero e proprio aumento della secrezione gastrica.

Stavolta c’erano tutti gli elementi per un nuovo attacco di esofagite da reflusso.

Quella era roba da inibitori della pompa protonica.

Comunque era più facile tenere Giulia a dovuta distanza durante una conversazione telefonica, anche perché, in questo modo, non poteva lasciarsi distrarre dalle sue lentiggini e dai suoi seni che sempre lo avevano attratto.

Non vedeva Giulia da molti anni e ora gli faceva veramente uno strano effetto sentire la sua voce dalla parte opposta del telefono.

La serata, dopo quel colloquio, non sarebbe sicuramente stata delle migliori, e visto come procedeva il ricorso a una terapia farmacologica di tamponamento era inevitabile.

Peccato, perché durante la permanenza in Egitto, preso totalmente dal suo progetto per i piccoli malati da trapiantare, aveva accantonato i farmaci per la sua gastrite, nonostante il cibo e il clima.

Bisognava ancora avvertire Giorgio.

Lei non aveva avuto il coraggio di farlo.

Giulia non si era fatta scrupolo invece di informare Marco con una modalità così assurda e sconvolgente.

Inoltre Marco non aveva avuto nemmeno la possibilità, in Egitto, di attuare tutte le procedure liberatorie e catartiche che sempre metteva in atto dopo un evento tragico a cui spesso era sottoposto nel lavoro.

Aveva con sé poca musica e fece un grandissimo sforzo per riuscire a rientrare a Roma integro.

Durante la telefonata, Giulia aveva fatto riferimento alle mille difficoltà che aveva avuto, tra cui l’impossibilità di parlare con Giorgio di persona. Alla fine, comunque, dai suoi discorsi traspariva chiaramente che non si era ancora totalmente liberata dai sensi di colpa nei suoi confronti.

Tuttavia quello che Marco non riusciva a capire era se lei si sentisse in colpa per averlo lasciato preferendo il certo all’incerto, preferendo un rampante universitario di buona famiglia a un folle fisico sognatore con l’HIV – cosa pur comprensibile –, oppure se si sentisse in colpa per non aver contratto anche lei l’infezione.

Marco non aveva mai indagato sulle dinamiche del loro rapporto, anche perché Giulia si era sottoposta al test spontaneamente.

Ma l’elemento più importante di quella conversazione in quel particolare momento, a pochi giorni dal suicidio di Gianni, il fatto cioè che lei avesse preferito l’amore di Giorgio alla corte instancabile e ossessiva di Gianni, non era assolutamente emerso da tutto il suo discorso. Mai un accenno alla folle ossessione che Gianni aveva avuto per lei. In più quella conversazione aveva un sapore paradossale anche perché Marco, a differenza di Giulia, non voleva cercare di capire le cause di quel suicidio né immaginare quale sarebbe stata la reazione di Giorgio una volta venuto a conoscenza del fatto.

Non era una morte che poteva comprendere, era diversa da tutte quelle che aveva conosciuto fino a quel momento.

Non aveva gli strumenti per comprendere, quindi non tentava nemmeno di farlo cercando spiegazioni e ragioni attraverso una approssimativa analisi del vissuto del suo compagno.



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