L' Albergo Delle Donne Tristi by Marcela Serrano

L' Albergo Delle Donne Tristi by Marcela Serrano

autore:Marcela Serrano [Serrano, Marcela]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: General, Fiction
ISBN: 9788807816512
Google: bI3hQ2kA5UIC
Amazon: 8807816512
editore: Feltrinelli
pubblicato: 2001-05-14T22:00:00+00:00


TERZA PARTE.

"RARA, COMO ENCENDIDA" Solo vi chiedo un'estate, oh potenti, e un altro autunno perché il mio canto maturi, e più disposto, saziato dal gioco, il cuore mio si rassegni a morire.

FRIEDRICH HOELDERLIN, Alle Parche.

"Con chi hai lasciato i tuoi bambini?" "Cos'è successo con tuo marito?" Di bocca in bocca si rincorrono le domande e le voci animano l'Albergo. Ascolta: cosa si staranno chiedendo, mormorando, le donne. Aspetta. Attraverso la lana e il legno ora filtrano i sussurri del mare, intento a proibire alle onde di aprire le loro grandi fauci per raccontare qualche storia. E' inverno sull'isola, il freddo rapisce le storie di sole. Le donne sono tristi, Floreana. A poco a poco le nuove sementi attecchirono nei campi; ma le vecchie querce, dominatrici dei pascoli, piantate là da tempo immemore, non vollero dividerli e non scostarono i loro rami per lasciar passare il sole. I semi germogliarono ugualmente, aiutati dall'acqua e dai raggi di sole che riuscivano a farsi strada comunque attraverso i folti rami. Minuscoli, pazienti, i semi attesero che i loro frutti prendessero forma. La terra è grande; il loro sogno era di poterla abitare e la sera, stanchi, di essere protetti dagli alberi. Non successe. Alcuni semi, trasformati in piante da frutto, si svilupparono tanto in altezza che, non trovando rami cui sostenersi, dovettero ripiegarsi su se stessi, incurvandosi, costretti a divenire cespugli ingarbugliati e non slanciati rampicanti. Le querce, ritte e nerborute, non ebbero la generosità di ospitarli. Stettero a guardarli, un po' intimorite, indecise: perché li vedevano crescere da soli, selvaggi, forti, fitti, verdi di giorno e rossi di sera. Nessuno si prese cura di loro. Le querce non li vollero: stanno diventando troppo alti, ci tolgono il sole! Ma quelli crebbero e non si incontrarono mai; c'era sole a sufficienza per tutti, ma le querce non l'avevano capito. La quercia più grande, millenaria e immortale, ferma al suo posto, maestosa, si chiedeva che cosa avesse perso mentre osservava confusa quelle sementi che non volevano crescere da sole ma accanto a lei. La quercia rimase sola. Le sementi tristi.



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