La Repubblica di Weimar: democrazia e modernit by Christoph Cornelissen;Gabriele D'Ottavio;
autore:Christoph, Cornelissen;Gabriele, D'Ottavio; [Cornelissen, Christoph D'Ottavio, Gabriele ]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Storia, Annali dell'Istituto storico italo-germanico in Trento
ISBN: 9788815370228
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2021-05-15T00:00:00+00:00
III. Crisi dellâagricoltura, crisi della Repubblica (1930-1933)
1. Proteste contadine e ascesa elettorale del nazionalsocialismo
Come abbiamo visto, la politica agraria aveva toccato più volte nodi politici di carattere generale. Basti pensare allo scontro fra Robert Schmidt e Rudolf Wissell (1920) sulle prospettive della politica economica, o al perdurante conflitto fra Martin Schiele ed Hermann Dietrich. In generale, però, la politica agraria si era mossa sul terreno tecnico-economico.
Dalla fine degli anni Venti lâagricoltura assunse un rilievo politico importante; i suoi destini finirono per intrecciarsi con il destino della democrazia. Molteplici fattori hanno favorito questâevoluzione: la sempre più pesante crisi strutturale, a cui dal 1929-1930 si sovrappose la crisi economica generale; lâesacerbarsi delle tensioni sociali nelle campagne; lâindebolimento delle istituzioni. Un fattore di rilievo è rappresentato anche dal crescente peso del presidente Hindenburg, che ne aveva a cuore le sorti. Né possiamo tralasciare lâemergere del nazionalsocialismo, capace di trasformare la crisi in consenso elettorale.
Il malessere del mondo rurale non aveva finora trovato espressione in articolati movimenti di protesta, soprattutto a causa delle diversità regionali. Ma lâaggravarsi della crisi determinò sul finire degli anni Venti un salto di qualità : si fecero strada movimenti contadini organizzati, con programmi e piattaforme ideologiche, contribuendo a indebolire il sistema repubblicano e favorendo la NSDAP[34].
Lâintensità delle proteste crebbe dal 1928. Il cuore è stato lo Schleswig-Holstein, una regione con un forte ceto contadino[35]. I contadini medi e grandi attivi nella zootecnia avevano una forte consapevolezza della «propria peculiarità », che interpretava le tradizioni liberali ottocentesche in chiave di «democrazia verde»[36]. Nel primo dopoguerra lâagricoltura della regione era tornata a svilupparsi inducendo gli allevatori a ricorrere al credito, quindi a indebitarsi. Nel 1926 lo Schleswig-Holstein occupava la prima posizione nella classifica delle regioni con il più alto indebitamento[37], il malcontento si trasformò in una mobilitazione di massa con accenti antirepubblicani. Il 28 gennaio 1928 si svolsero allo stesso tempo 20 dimostrazioni, cui parteciparono circa 140.000 persone. Chiedevano una protezione doganale totale, la cancellazione dei debiti e il drastico taglio dei tassi. Il movimento, che assunse la denominazione di Landvolkbewegung, non era disponibile a farsi guidare né dai Verbände né dai partiti. Dal punto di vista ideologico la Landvolkbewegung prefigurava ciò che meno di due anni dopo avrebbe realizzato Richard Walther Darré allâinterno del partito di Adolf Hitler. Nel corso del 1929 essa organizzò forme anche violente come lo sciopero fiscale o lâautodifesa dai pignoramenti. Si ebbero attentati con bombe. Come spesso accade ai movimenti spontanei, la Landvolkbewegung non riuscì a darsi una struttura permanente. Fra 1929 e 1930 fu perciò «conquistata» dalla NSDAP.
Il secondo intenso ciclo di proteste, che prese avviò nel 1931-1932 soprattutto nelle provincie settentrionali e orientali, questa volta era influenzato dallâAgrarpolitischer Apparat (ApA) della NSDAP, da poco fondato da Darré, trasformandosi in voti per il partito di Adolf Hitler. Richard Walther Darré[38] nacque nel 1895 a Belgrano (Argentina) da una famiglia della borghesia commerciale, emigrata per affari. Da bambino rientrò in Germania. Allo scoppio della guerra si arruolò volontario, distinguendosi per coraggio. Apparteneva a quella generazione di figli della borghesia segnati dallâesperienza della guerra.
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