La rondine rossa (Italian Edition) by Miss Black

La rondine rossa (Italian Edition) by Miss Black

autore:Miss Black [Black, Miss]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2013-09-18T22:00:00+00:00


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Quando Jim bussò alla porta di camera sua, Igor stava guardando, sconsolato, i propri abiti, che aveva allineato sul letto. Era tutto il giorno che indossava il suo vestito buono e temeva che iniziasse a non essere più così buono.

Gli altri abiti che aveva, però, erano praticamente degli stracci, in confronto a quelli... be’, anche in confronto a quelli dei camerieri.

Era una situazione assurda, pensò, tra il mortificato e il seccato. Irina lo aveva invitato a vivere lì, o almeno a vedere se gli poteva piacere, ma non gli aveva spiegato niente.

Adesso si trovava in un ambiente che non conosceva e si sentiva stupido e a disagio. Di solito non era così. Di solito era un ragazzo spigliato e scherzoso, che sapeva conquistarsi le simpatie degli altri senza per questo essere un adulatore.

Gli altri, pensò. Ossia i pescatori amici di mio padre e i loro figli.

«Signore, Lady Irina ha detto che forse desidera essere accompagnato nelle stanze del reggente» mormorò Jim, compito, fermandosi vicino alla porta.

«Eh?» fece lui, ancora distratto dal suo problema. «Ah, ma devo ancora vestirmi» ammise.

Sospirò e scosse la testa. «Secondo te, qual è il meno peggio?» disse, indicando i suoi abiti.

Jim assunse un’espressione vagamente imbarazzata.

«E non ti preoccupare... lo so che fanno tutti schifo».

Sul volto dell’altro passò una vaga espressione divertita. Andò all’armadio e aprì un’anta. «E non vorrebbe scegliere tra qualcuno degli abiti che le ha donato Lady Irina?» chiese.

Igor spalancò la bocca e andò a guardare.

Ordinatamente appesi nell’armadio c’erano almeno venti completi, uno più lussuoso dell’altro. Sorrise, improvvisamente sollevato.

«Secondo te qual è il migliore?».

Jim lo aiutò a scegliere (cioè: scelse al suo posto) e Igor poté prepararsi per la cena.

Era piuttosto nervoso. Oh, non aveva mai ascoltato tutte le cose che dicevano sul conto del reggente... di politica non capiva nulla... ma, in fondo, chi era lui? Il figlio di primo letto di sua moglie. E, per quanto ne sapesse Igor, a nessuno piaceva ricordarsi che la donna che aveva sposato... ecco, come dire... era già stata in intimità con un altro.

Nello stesso tempo, però, pensava anche che se Irina era arrivata dov’era doveva avere le idee chiare su come funzionava il mondo e che se l’aveva fatto venire lì sicuramente sapeva che la sua presenza non sarebbe stata di imbarazzo per nessuno...

Pensando questi confusi pensieri, arrivò fino alle porte delle stanze del reggente.

Alzò una mano per bussare, ma fu interrotto da un educato colpo di tosse. Fu Jim a bussare, come prescriveva l’etichetta, e fu un cameriere in livrea a guidarlo all’interno.

Era tutto così... lussuoso. Igor aveva paura di rompere qualcosa soltanto muovendosi.

Fu introdotto in un salottino meraviglioso come tutto il resto, dove il reggente, in piedi accanto a un caminetto, stava sorseggiando del vino, mentre Irina, seduta sul divano... stava facendo qualcosa alla faccia di un bambinetto biondo, che era seduto sulle sue ginocchia.

«...Non puoi venire a tavola con la bocca tutta sporca di fragole, Basil... non è un comportamento... Oh, ciao, Igor» concluse, voltandosi. Finì di pulire la faccia del bambino con un fazzoletto e lui fece una smorfia di rassegnazione.



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