La spia vestita di seta by Andrea Pickens

La spia vestita di seta by Andrea Pickens

autore:Andrea Pickens
La lingua: ita
Format: azw3
pubblicato: 2014-02-25T23:00:00+00:00


— Avete idea del perché?

— No, milady. — Rose scosse la testa. — Ma Oban ha chiesto che vi incontriate nelle scuderie a mezzanotte. Girate attorno al granaio. Lascerà aperta la terza porta a sinistra.

Siena guardò l’orologio sulla mensola del camino. — Meglio che indossi camicia e pantaloni scuri. La spada non dovrebbe servirmi. — La passeggiata era breve. — Basterà il pugnale.

Sedendosi davanti allo specchio, sciolse l’elaborata acconciatura e legò i capelli in un semplice nodo. Altri guai? Si stava rivelando già abbastanza difficile gestire gli imprevisti che erano sorti.

Poteva servirsi di un alleato fidato che le guardasse le spalle. Come il conte, che continuava ad andarle in soccorso. Un cavaliere in armatura scintillante? Fece una smorfia. Solo perché aveva mostrato qualche scorcio di una faccia diversa sotto la sua maschera di duro cinismo, non doveva considerarlo uno dall’anima romantica. Kirtland un eroe? Avrebbe potuto essere più facilmente il traditore che cercava.

La sagoma di Rose nella penombra le ricordò che non poteva cercare aiuto altrove. Doveva sbrigarsela da sé.

— Il mantello, milady?

Siena scosse la testa. — Non starò via così a lungo da prendere freddo.

Le occorse poco tempo per percorrere il sentiero che conduceva alle scuderie. Era tutto buio e gli unici suoni mentre si avvicinava erano i nitriti dei cavalli. Seguendo le direttive della cameriera, aprì la porta.

— Quaggiù — si sentì bisbigliare da un box deserto. Oban non accese la lanterna. — Ho un messaggio da Londra.

— Sì?

— Tenete d’occhio il russo.

Un brivido, freddo come il ghiaccio, le corse lungo la spina dorsale.

— La sua presenza è causa di preoccupazione — continuò Oban. — Non si sa ancora per chi lavora, il collezionista d’arte non è facile da rintracciare. E ci sono anche delle voci su Orlov. Secondo alcune è un abile ladro, che si serve delle sue entrature nelle alte sfere per lucro personale. Altre insinuano che occasionalmente ha prestato servizio per qualche governo straniero.

— È tutto? — chiese infine lei quando fu evidente che Oban non aveva più niente da aggiungere. — Nessun altro particolare?

— Per il momento no. — Oban si girò nell’udire la paglia scricchiolare, ma era solo un gatto, nero come la notte, con un topo in bocca.

Lei storse le labbra. Era un bene che non credesse nei cattivi auspici.

— Comunicare è piuttosto difficile — continuò lui.— Forse più avanti saprò qualcos’altro.

— Capisco — rispose Siena, anche se avrebbe preferito che Lynsley fosse in grado di passare qualcosa di più di un semplice sospetto sul russo. Brancolava ancora di più nel buio. Dopo una pausa, passò a un altro argomento. — Avete frugato nelle bisacce dei soci del club Gilded Page?

— Sì E come avevate ordinato, ho immerso ogni pezzetto di carta nell’acido. È uscito tutto pulito.

Non si era davvero aspettata di trovare tracce di inchiostro invisibile, ma era valsa la pena di tentare. — Nessun’altra notizia da riferire?

— Non ho visto niente di insolito. Né udito alcunché dalla servitù che possa essere di qualche interesse. Ma continuerò a tenere occhi e orecchie aperti.



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