La Stirpe del Serpente by Serafino Massoni

La Stirpe del Serpente by Serafino Massoni

autore:Serafino Massoni
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: Antica Grecia, PurrosoBook, Narrativa Italiana, Narrativa storica, Romanzo, Romanzo Storico
ISBN: 9788874244034
editore: Aliberti Editore
pubblicato: 2007-12-31T23:00:00+00:00


Parte terza

La guerra di Troia e la fuga alla foce del Tevere

E mia madre era certa che Elena, dopo aver visto come si viveva a Troia, poteva consigliare il marito a vivere in pace con quella città e a mettere al bando tutte quelle commedie dove i troiani venivano rappresentati come rapitori delle vedove micenee e di tutte le loro monete d’oro.

A quel punto la regina guardò mia madre con un sorriso e disse delle belle cose di suo marito, disse che era un guerriero molto abile con la spada e che onorava gli Dei come nessun altro nella città di Sparta, e che per questo motivo era molto amato dal popolo e da tutti i sacerdoti del Sommo Dio Zeus e della Somma Dea Hera. Era bellissimo ascoltare la regina Elena quando parlava, perché la sua voce era armoniosa come il canto delle cicale e sembrava che quella sua voce non uscisse dalla bocca, ma da tutto il corpo. E mia madre di certo capiva a che cosa pensava Elena mentre tesseva gli elogi del marito con quella sua bella voce tanto armoniosa.

E re Menelao era l’uomo più felice del mondo per via di quella sua moglie tanto bella, tanto allegra e con la fessura così stretta che il suo stelo faceva fatica a entrarci. E lo diceva a tutti re Menelao che sua moglie Elena aveva la fessura stretta, proprio a tutti, ai consiglieri, ai sacerdoti e persino alle ancelle e ai servi della reggia, per cui la regina Elena era sicura di aver sposato un vero e proprio imbecille e che le sarebbe stato molto facile giacere con altri uomini perché il marito non si sarebbe mai accorto di nulla.

Però la regina era anche una donna prudente e sapeva che se il marito era un imbecille, tali non erano i sacerdoti e le sacerdotesse del Sommo Dio Zeus e della Somma Dea Hera, per cui ci voleva tanta accortezza. Infatti nelle regge ci sono le ancelle che non fanno altro che controllare quello che fanno le regine e le principesse e son sempre pronte a riferire tutto ai sacerdoti e dicono di farlo in nome della sacralità del matrimonio miceneo.

La regina Elena sapeva anche che non bisognava mai dimenticare le Furie Erinni, quelle orribili divinità che inseguono i colpevoli contro il matrimonio, e li inseguono sino in capo al mondo, per cui si doveva sempre usare tanta prudenza per non suscitare la loro ira. Così la bella regina Elena non vedeva l’ora di partire per la città di Troia.

Il tempo volò e venne l’ora della partenza per Troia. Nella città, i sovrani fratelli Ecuba e Priamo accolsero con tutti gli onori re Menelao e la delegazione spartana e nella grande sala della reggia c’erano tutti i figli generati dalla regina Ecuba fecondata per tanti anni dal seme di tanti uomini nel corso delle sacre cerimonie in onore della Dea Cibele. Tanti erano i figli della regina Ecuba ed erano Ettore, capo dell’esercito, Paride, le principesse Polissena, Laodice, Creusa e Cassandra, e Cassandra era la sorella gemella del principe Eleno.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.