La strana vita di Cutter e Bone by Newton Thornburg

autore:Newton Thornburg [Thornburg, Newton]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2007-12-31T16:00:00+00:00

8

In un modo o nell'altro Bone riuscì a riportarli in albergo, probabilmente guidando per tutto il tragitto a trenta chilometri all'ora, anche se non poteva giurarci, visto che non ricordava quasi niente di quel percorso, a parte una vaga sensazione di eroismo, come fosse un cane sanbernardo mezzo morto di fatica che portava al sicuro i malcapitati da lui tratti in salvo. Nel parcheggio dell'hotel, Cutter gli aveva manifestato la propria gratitudine sferrandogli un pugno, ma l'aveva mancato, colpendo una Cadillac anziché lui. Urlando di dolore, Alex aveva poi ammaccato il cofano della macchina con il bastone e aveva completato l'opera pisciando su due pneumatici. Poco a poco, comunque, i tre riuscirono a salire fino al piano giusto, e perfino ad arrivare nella loro stanza. Lì Bone si abbandonò docilmente ai postumi della sbronza e non si riscosse dall'oblio fin quasi alle undici del mattino, a parte un paio di interruzioni, la prima quando fu svegliato da un suono martellante, intervallato da un respiro affannoso, ed ebbe la netta sensazione di vedere Cutter che faceva ginnastica sul balcone. La seconda volta ricordava di averlo scorto, nudo e ancora bagnato dopo aver fatto una doccia, mentre apriva la porta al cameriere incaricato del servizio in camera, un vecchietto curvo che spinse nella stanza un carrello per la colazione come se non si aspettasse di uscirne vivo. Ma Bone non se ne preoccupò minimamente. Aveva bisogno di sonno per riprendersi dal malessere che lo pervadeva, e si lasciò andare piacevolmente alla deriva finché alle undici una cameriera non entrò facendo un gran fracasso e, senza accorgersi che l'uomo dormiva sul pavimento, nello spazio fra i letti, cominciò a pulire il bagno, cantando nel frattempo una dolce nenia in spagnolo. Bone pensò di infilarsi sotto una rete per lasciarle svolgere il suo lavoro in pace, ma non c'era abbastanza spazio, e quindi scelse l'altra soluzione che gli sembrava valida, cioè salì sopra il letto e prese a sbadigliare rumorosamente. La donna uscì dal bagno quasi raggomitolandosi, gli occhi sbarrati dal terrore.

«Non l'avevo vista!» urlò.

Bone scrollò le spalle. «De nada. Ripassi dopo, va bene?»

«Non l'avevo vista!»

«Certo. Ho capito. Ripassi dopo, okay?»

«Okay!» Si allontanò cauta dalla stanza: sapeva riconoscere un brujo{7}.

Una volta solo, Bone si chiese a che ora erano usciti Cutter e Valerie. Poi si ricordò degli esercizi di ginnastica e del servizio in camera di prima, del caffè e della doccia, e ne dedusse che Alex aveva cercato di farsi passare i postumi della sbronza rimettendosi in piedi invece che dormendoci su, ansioso com'era di riprendere dal punto in cui erano rimasti il giorno precedente. Non ebbe bisogno di affaticarsi troppo per trovare conferma alla sua ipotesi. Sullo specchio del comò all'altro capo della stanza c'era un messaggio scarabocchiato con il rossetto:

YANKEE, GO HOME!

Sotto era disegnata una freccia che indicava il mobile, su cui Cutter aveva lasciato un foglio di carta intestata dell'albergo con il seguito del messaggio:

Caro il mio cacasotto,

stanotte mi si è accesa una lampadina: mi sei utile come un paio di occhiali.

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.