La tregua di Natale: Lettere dal fronte by AA VV

autore:AA VV [VV, AA]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: History, General, Military, World War I, Literary Collections, Letters, Europe, Great Britain, Biography & Autobiography
ISBN: 9788867083312
Google: qR4xCwAAQBAJ
editore: Edizioni Lindau
pubblicato: 2015-02-16T23:00:00+00:00

Natale al fronte

Sigari tedeschi per tè inglese. La seguente lettera, scritta da un ufficiale inglese nel Boxing Day, contiene ulteriori dettagli sugli incredibili eventi del giorno di Natale in trincea, e sul modo in cui i sassoni dell’esercito tedesco vedono gli inglesi.

Dicevi che probabilmente avrei a malapena notato che era Natale, invece è stato un giorno davvero straordinario, e del tutto diverso dal solito. Alla vigilia nella nostra zona della linea (ma credo sia successo lo stesso in molte altre parti) abbiamo concordato una tregua, e ogni parte ha promesso di non sparare se non l’avessero fatto prima gli altri. Quella notte moltissimi inglesi e tedeschi si sono incontrati tra le linee per conoscersi e parlare. I tedeschi portavano scatole di sigari ai nostri ragazzi, e noi ricambiavamo con del tè caldo. Il mattino di Natale era tutto gelato, ed era scesa una fitta nebbia. Quando la foschia si è sollevata si potevano vedere i tedeschi seduti lungo i parapetti delle trincee, così i nostri uomini sono usciti sul campo, loro hanno fatto lo stesso e si sono incontrati a metà. Nessuna delle due parti avrebbe lasciato che l’altra superasse la metà del campo. Per tornare in trincea, anziché camminare per miglia sottoterra o nel fango abbiamo attraversato il campo, come del resto stavano facendo tutti quanti. Quando siamo arrivati, subito prima delle nostre trincee, che stanno a sole 200 iarde da quelle tedesche, abbiamo trovato uomini che giocavano a pallone e più avanti corse in bicicletta su bici senza gomme trovate tra le rovine della casa. Se guardavi verso le linee dei Deutscher li vedevi passeggiare in lungo e in largo. Dopo un po’ sono arrivati due ufficiali che si sono messi a parlare. Era una vista davvero straordinaria, perché solitamente non si vede un’anima: tutti stanno rintanati e se vuoi dare un’occhiata al nemico stai ben attento a non alzare su dritta la testa, se ti sporgi lo fai con cautela. A uno dei miei uomini – quello che ha preso la DCM * – un tedesco ha regalato dei dolcetti e un paio di bretelle. Alcuni erano veramente amichevoli, e hanno detto di non voler più combattere contro di noi e di non covare rancore nei nostri confronti. Oggi le cose sono tornate alla normalità, con i fucili che sparano raffiche da entrambe le parti, ma non ci sono molti cecchini.

«Norwick Gazette», venerdì 8 gennaio 1915

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