La vita psichica del potere by Judith Butler

autore:Judith Butler [Butler, Judith]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mimesis
pubblicato: 2013-01-01T23:00:00+00:00

Note

* Questo capitolo è già stato pubblicato in J. Rajchman, ed., The Question of Identìty, Routledge, New York 1995.

1 L’analisi che intendo condurre prende spunto dal - e approfondisce il - primo capitolo del mio Corpi che contano, cit.

2 Su questo punto, cfr. S. Bartky, Feminìnity and Domination, Routledge, New York 1995.

3 Foucault, Sorvegliare e punire, cit., p. 221.

4 Ivi, p. 33.

5 Reputo poi fondamentale operare una distinzione tra il concetto di “psiche”, che comprende il concetto di inconscio, e quello di “soggetto”, la cui formazione dipende invece dall’esclusione dell’inconscio.

6 Per un’analisi estesa ed elaborata del modo in cui le norme agiscono per soggettivare e, in particolare, del modo in cui devono essere concepite quali azioni transitive, cfr. P. Macherey, Towards a Naturai Hìstory of Norms, in T. J. Armstrong, ed., Michel Foucault/Philosopher, Routledge, New York 1992, pp. 176-191. Nello stesso volume curato da Armstrong si trova una discussione relativa a quanto scritto da Foucault a proposito di Lacan: cfr. J. A. Miller, Michel Foucault and Psychoanalysis, pp. 58-63. Relativamente alla tematica della relazione dinamica tra le domande etiche e la soggettività cui esse si rivolgono, cfr. la notevole trattazione comparata di Foucault e Lacan in J. Rajchman, Truth and Eros: Foucault, Lacan and the Question ofEthics, Routledge, New York 1991.

7 Questo non significa ridurre tutta la psicoanalisi a queste due figure intellettuali, per quanto così potrà sembrare nelle pagine che seguono.

8 Foucault, La volontà di sapere, cit., p. 135.

9 La stessa questione è posta in maniera differente da C. Taylor (in Foucault on Freedom and Truth, in D. C. Hoy, ed., Foucault:A Critical Reader, Blackwell, New York 1986) quando si domanda se in Foucault vi sia posto per un’“interiorità” agostiniana (p. 99). La questione è analizzata in maniera interessante anche da W. Connolly in The Augustinian Imperative, Sage Press, Newbury Park (CA) 1993.

10 Ho già affrontato questo problema in Foucault and the Paradox of Bodily Inscriptions, in “Journal of Philosophy”, η. 11,1989, pp. 257-279.

11 Analisi relative all’io corporeo in Freud sono rintracciabili in S. Freud, Das Ich und das Es (1922), in Gesammelte Werke, cit.; trad. it., L'Io e l’Es, in Opere, cit., p.491, e in M. Whitford, Luce Irigaray: Philosophy in the Femmine, Routledge, New York 1991, pp. 53-74.

12 Per una analisi più esaustiva della riformulazione foucaultiana delle opere di Aristotele, cfr. il mio Corpi che contano, cit., pp. 28-31.

13 Cfr. Foucault, Sorvegliare e punire, cit.: “ciò che era in gioco, non era la cornice troppo frusta o troppo asettica, troppo rudimentale o troppo perfezionata della prigione, era la sua materialità nella misura in cui è strumento e vettore del potere” (p- 34).

14 A tal proposito, cfr. M. Foucault, Nietzsche, Genealogy, History, in P. Rabinow, ed., The Foucault Reader, Pantheon, New York 1984.

15 Su questo punto, cfr. Z. Pathak, R. S. Rajan, Shahbano, in J. Butler, J. W. Scott, eds., Feminìsts Theorize the Political, Routledge, New York 1992, pp. 257-279.

16 Cfr. L. Althusser, Ideologie et appareils idéologiques d’etat, in Id Positions, Éditions Sociales, Paris 1976; trad. it., Ideologia e apparati ideologici di stato (Note per una ricerca), in Id.

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