(L’Anello Dello Stregone 14) Giuramento Fraterno by Morgan Rice

(L’Anello Dello Stregone 14) Giuramento Fraterno by Morgan Rice

autore:Morgan Rice [Rice, Morgan]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fantasy
pubblicato: 2015-01-27T23:00:00+00:00


CAPITOLO DICIANNOVE

Dario camminava attraverso il campo del suo esercito sempre più fitto insieme a Raj, Desmond, Kraz e Luzi passando di uomo in uomo nella distesa di paesani, controllando i feriti, conoscendo faccia a faccia ogni uomo nuovo, aiutando chi ne aveva bisogno a rimuovere le catene, guardando tutti negli occhi e stringendo loro la mano. Vide che i loro occhi straripavano di speranza mentre lo guardavano, scuotendo la testa e non volendo lasciarlo andare, guardando a lui come al loro salvatore.

Nessuno aveva mai guardato Dario a quel modo in vita sua e gli sembrava surreale. Nei suoi occhi si sentiva appena un ragazzino, un ragazzino che aveva desiderato ardentemente diventare un guerriero, un semplice ragazzo che aveva tenuto nascosto un potere che non avrebbe mai saputo utilizzare e che non voleva usare, che mai avrebbe realmente rivelato agli altri. Questo era tutto. Dario non si era mai aspettato di diventare una guida di uomini, di diventare qualcuno a cui gli altri avrebbero guardato, qualcuno a cui si sarebbero rivolti per essere guidati e diretti. Per tutta la vita gli altri gli avevano detto che non avrebbe mai avuto alcun valore, che lui era il meno importante del gruppo. Suo nonno lo aveva sempre trattenuto, gli aveva sempre detto che non si meritava niente e che per questo suo padre l’aveva lasciato. Tutti gli anziani del villaggio, tutti i suoi allenatori e in particolare Zirk, il comandante delle truppe di ragazzi, gli avevano detto che le sue doti erano nella media e che era troppo piccolo di statura. Gli avevano sempre detto di non sognare troppo.

Dario aveva sempre saputo di non essere il più grande del gruppo, né il più forte. Sapeva di non essere quello dall’aspetto migliore e che non aveva alcuna ricchezza, che non veniva da una famiglia nobile o illustre. Eppure aveva sempre avuto cuore, convinzione, passione e una determinazione più forte di chiunque altro. In qualche modo aveva sempre saputo che questo lo avrebbe portato oltre e gli avrebbe addirittura permesso di salire al di sopra degli altri ragazzi e uomini, addirittura al di sopra di coloro che erano teoricamente migliori di lui. Sentiva le cose con maggiore intensità e si rifiutava di vedere se stesso come lo vedevano gli altri. Nella sua mente aveva insistito nel dipingere una forte immagine mentale di sé, come un eroe, una guida di uomini. Si era attenuto a questo ritratto, incurante di quanto gli altri cercassero di annullarlo. Potevano annientare il suo corpo, ma non avrebbero mai potuto distruggere il suo spirito, né avrebbero mai potuto taccare la sua immaginazione. E lui sentiva che la sua immaginazione era la cosa più preziosa di tutte. Era l’abilità di vedersi come qualcun altro, di vedersi sorgere al di sopra della sua effettiva posizione. Ed era proprio quel punto di vista – non la taglia, non la forza, non la ricchezza, non il potere – a permettergli di farlo.

Ora, mentre camminava in mezzo ai ranghi del suo nuovo e sempre più grande



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