L’artista e il signore di Urbino by Chiara Montani

autore:Chiara Montani [Montani, Chiara]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Garzanti

* * *

Quando, poco dopo l’alba, uscii per mandare Girardo a cercare un altro po’ di legna, mi trovai davanti ansimante il valletto che avevo inviato in cerca di soccorso.

«Ho fatto il possibile, madonna, ma sono stato costretto a percorrere a piedi buona parte della strada… Vi chiedo perdono per essere giunto con tanto ritardo.»

Dietro di lui, Ottaviano e Iacobo da Speyer stavano faticosamente aiutando il conte a smontare da cavallo. Il suo volto era livido e aveva le reni strettamente fasciate. Oltre che dal dolore, pareva però soprattutto tormentato dall’ansia. Sorretto dall’Ubaldini e dal medico, si avviò zoppicando e io gli corsi incontro per rassicurarlo.

«È andato tutto bene, eccellenza.» Un moto di sollievo gli distese i tratti. «E voi… cosa vi è accaduto? La contessa era terribilmente preoccupata.»

Lui minimizzò. «Un banale incidente a cavallo, che ha riaperto una recente ferita. Come sta mia moglie? E ditemi…»

La sua palese trepidazione mi fece capire al volo quale sarebbe stata la domanda successiva. Anche se non l’avesse posta, l’avrei in ogni caso anticipata io stessa perché, qualunque fosse stata la sua reazione, non volevo che avvenisse sotto gli occhi di Battista.

«La contessa sta riposando», osai dunque interromperlo. «È ancora molto provata, ma lei e la piccola ora stanno bene e si riprenderanno presto.»

L’occhio di Federico si fece di brace mentre saettava verso Ottaviano, il quale curiosamente non palesò alcuna sorpresa per quell’annuncio. Mi chiesi di sfuggita se in qualche modo lo avesse già letto nelle stelle. Iacobo da Speyer, che era medico ma anche astrologo a sua volta, arretrò invece di qualche passo, abbassando lo sguardo non senza timore.

«Pare evidente che devo cessare di affidarmi alle vostre previsioni», lo gelò il conte.

Compresi che stava ingaggiando una vera e propria lotta con la sua ira e la sua delusione. Aspettammo tutti in silenzio che riuscisse ad averne ragione. Solo allora tornò a voltarsi verso di me.

«Adesso conducetemi da lei.»

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