L'aggressività by Konrad Lorenz

autore:Konrad Lorenz [Lorenz, Konrad]
La lingua: ita
Format: epub
editore: il Saggiatore
pubblicato: 2015-10-06T22:00:00+00:00

IX. Ordinamento sociale senza amore

...freddo fin dentro il cuore.

GOETHE, Der Fischer (Il pescatore).

La contrapposizione fra l’anonimia della schiera e il legame personale alla fine del precedente capitolo vuole solo sottolineare che questi due meccanismi di comportamento sociale si escludono largamente a vicenda. Non significa però che non ci siano altri tipi di organizzazioni sociali. Negli animali ci sono anche rapporti fra determinati individui che possono durare per lunghi periodi, anche per tutta la vita, senza che per questo nascano fra loro legami personali. Come fra gli uomini ci sono soci d’affari che lavorano bene insieme ma che non si sognerebbero mai di incontrarsi al di fuori delle ore d’ufficio, così presso alcune specie animali ci sono dei legami individuali che si formano solo mediatamente, attraverso un interesse dei partner per una «impresa» comune, o per meglio dire esistono legami che consistono in questa impresa. L’amico degli animali che tende a umanizzarli non sarà contento di sapere che moltissimi uccelli, fra cui anche taluni, maschio e femmina, che convivono per tutta la vita in «matrimonio», non ci tengono affatto a stare insieme, letteralmente «non sanno che farsene» l’uno dell’altra, a meno che non abbiano appunto una funzione comune da svolgere nel nido o al servizio della futura prole.

Un caso estremo di un simile rapporto individuale, non legato a un riconoscersi e amarsi individuale dei compagni, è rappresentato dal legame che Heinroth chiama «matrimonio stanziale». Presso il ramarro, per esempio, maschi e femmine occupano i territori indipendentemente fra loro e ogni animale difende il suo territorio esclusivamente dai compagni di sesso. Il maschio non intraprende niente contro l’invasione da parte d’una femmina, ossia, non ci può proprio fare nulla perché viene trattenuto dall’iniziazione di cui abbiamo parlato. La femmina dal canto suo non riesce ad attaccare neppure un maschio giovane e di gran lunga inferiore a lei per forza e grandezza perché viene impedita da un enorme rispetto innato per le insegne della mascolinità, come è già stato esposto alle pagine 123-124. Maschi e femmine quindi delimiterebbero i loro territori indipendentemente fra loro esattamente come animali di specie diverse i quali non pretendono resistenza di uno spazio intra-specifico fra loro. L’appartenenza alla stessa specie si esprime presso i ramarri maschili e femminili però nel fatto che tutti e due dimostrano lo stesso «gusto» quando si tratta di stabilirsi in una buca abitabile o di scegliere il territorio per impiantarla. Solo che, persino in un terreno recintato di più di quaranta metri quadrati e progettato appositamente, anzi, neppure nell’aperta natura, ci sono a disposizione un numero illimitato di allettanti possibilità d’alloggio per lucertole sotto forma di pietre incavate, buche nel terreno e così via. Così può accadere che un maschio e una femmina, che nulla tiene lontani fra loro, si insedino talvolta nella stessa dimora. E dato che oltretutto due possibilità d’alloggio sono raramente equivalenti e allettanti nello stesso modo, non fu per nulla sorprendente che nel nostro recinto un buco particolarmente bene esposto a sud fosse presto abitato dal maschio più forte e dalla femmina più forte della intera colonia.

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