L'amica americana: Una storia giovane (Italian Edition) by Francesca Baldacci

autore:Francesca Baldacci [Baldacci, Francesca]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2015-03-11T23:00:00+00:00

«Okay. Muoviamoci», rispose Sharon a malincuore.

Insieme, precipitosamente, rientrarono in casa.

Il primo temporale della stagione li aveva colti di sorpresa, con una violenza inattesa, mozzafiato. Erano soli, insieme. Sharon poteva illudersi di essere la sua ragazza, perfino che lui l’amasse davvero.

Si trattava soltanto di un sogno, naturalmente. Ma era dolce regalarsi quelle emozioni.

“Dolce, e anche crudele”, pensò Sharon riportando le sdraio in garage.

In casa, poi, i rumori giungevano attutiti, smorzati, meno violenti. Leonardo e Sharon richiusero in fretta le imposte e poco dopo udirono la pioggia battere contro i vetri, ininterrottamente, con un allegro ticchettio. A Sharon piaceva guardare fuori, sentendosi al riparo, tranquilla. Era una sensazione di sicurezza che la vicinanza di Leonardo rendeva ancora più forte.

«Dai, vieni qui», la incoraggiò lui con insolita tenerezza, «come mai oggi sei in vacanza? Non me lo hai ancora detto».

«La signora Martini si è presa un paio di giorni di ferie per andare a trovare la suocera e ha portato i bambini con sé», rispose, «e così sono libera».

«Splendido. E come ti senti?».

«Benissimo, anche se i piccoli mi mancano. Sto già affezionandomi a loro».

Leonardo la guardò. Gli bruciava una domanda sulle labbra. Riuscì finalmente a parlare dopo qualche minuto: «Che ne dici di fare una gita, domani? Portiamo anche Lucia con noi, in genere di venerdì non ha lezione, così si svaga un po’. È così triste da quando Gianni l’ha lasciata!».

«Mi sembra un’idea fantastica. Lucia ne sarà contentissima» disse Sharon con la voce che le tremava.

Abbassò lo sguardo, sentendosi emozionata più che mai. Leonardo non capiva, ed era giusto che non capisse. Lei doveva restare, per ora, “l’amica americana”: così voleva essere. Leonardo aveva bisogno di questo, una presenza costante e affettuosa, che sapesse ascoltarlo e seguirlo. Quella proposta di gita ne era la conferma: si trovava bene con lei. Non aveva pensato a Ilaria, a quello che era stato.

«Dove proponi di andare?», chiese Sharon.

«Non so», rispose lui, «in montagna, forse. È stupenda in primavera. E poi anche tu… è meglio che approfitti dei momenti di libertà per girare un po’ l’Italia. È talmente bella…».

«Lo so».

«Ilaria diceva che non le sarebbe piaciuto andarsene in viaggio di nozze all’estero. Pensava sempre all’Italia. E aveva ragione».

Di nuovo, quello sguardo lontano, irraggiungibile.

Sharon sospirò. Le ci sarebbe voluto tanto tempo, ancora, ma non gliene importava. Sapeva di essere sulla strada giusta per guarirlo e questo le bastava.

Quando, un po’ di tempo dopo, Lucia rientrò dalle lezioni all’università, Leonardo rivolse anche a lei la proposta della gita.

Per qualche secondo Lucia fu tentata di accettare. Poi esitò. Doveva dare a Sharon e a Leonardo la possibilità di restare soli. Anche se il giorno dopo non aveva lezione, dunque, avrebbe finto di ricordare un impegno improvviso all’ultimo momento e li avrebbe lasciati partire per conto loro.

Le sarebbe piaciuto partecipare alla gita, ma se voleva che tra suo fratello e la sua amica si creasse una complicità, o un feeling speciale, doveva rimanere a casa.

Così finse soltanto di accettare: «Okay, verrò con voi».

Poi guardò Sharon e sorrise.

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