Lander Leena - 2000 - La Casa Del Felice Ritorno by Lander Leena

autore:Lander Leena [Lander Leena]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 8870911055
editore: Iperborea
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

6.

«Siete proprio sicuri che devo andarmene?» chiede il tassista incredulo, guardando il sentiero chiaramente inutilizzato da secoli che porta alla villa. Evidentemente il silenzio sonnacchioso dei passeggeri per l'intero tragitto e il loro alito impregnato di alcol non hanno contribuito a dargli l'idea di persone che sappiano quel che fanno.

«Certo», risponde Lys.

«Volevo solo dire che quella specie di rudere dev'essere freddo come un obitorio in questo periodo dell'anno.»

«Ce la caveremo», assicura lei, e Olavi Harjula annuisce, anche se non è per niente convinto che quella spedizione sia una cosa intelligente.

Il tassista dà loro il resto e si gira indietro per aprire la portiera. Non vuole essere accusato di mancata assistenza in caso di pericolo, ma Dio sa se non deve anche guadagnarsi i suoi soldi.

Scendono scivolando per il sentiero abbandonato mano nella mano, sempre in silenzio.

La villa è lì che li aspetta nella luce livida della luna, gli innumerevoli occhi di vetro fissi, come una belva in agguato pronta ad aggredire la preda.

«Non morde», mormora Lys, più a se stessa che al suo interlocutore. «E' terribile lo stato in cui si trova! Perfino la balaustra è crollata.»

«E noi che cosa eravamo venuti a prendere?»

«Le bambole.»

«Ah sì. E tu credi che le tue bambole siano ancora lì.»

«Non mie, di Hanna. Alla fine le signorine le hanno date a me, non sapendo cosa farsene.»

«E tu cosa ne hai fatto?»

Lei fa un risolino.

«Le ho seppellite.»

Lys si mette una mano davanti alla bocca, come una bambina che si vergogna. Anche i suoi occhi sono infantili, chiari e innocenti.

Di colpo a Olavi passa per la mente l'idea che potrebbe chiederle di sposarlo. Chissà, magari acconsentirebbe. Certo che le ragazze rimarrebbero stupite. Esterrefatte. Chi l'avrebbe creduto che il loro vecchio padre potesse trovarsi una moglie? E per giunta così affascinante. Finita con la solitudine, le notti di vuoto assoluto, il silenzio del mattino. Finita con le risate tra sé, senza nessuno con cui condividere le battute.

«Dove?»

«Là. Dietro la cantina, da quelle parti.»

In compenso vorrebbe fare ordine nelle mie cose, pensa Olavi. Deciderebbe cosa si mangia. Metterebbe le fodere alla mia poltrona preferita, come la vicina il cui marito è morto quest'inverno. Ora che Kauko non c'è più si possono togliere le fodere, gli aveva fatto tristemente notare la vedova, quando era andato a farle le condoglianze.

«Hanna voleva così», si giustifica Lys. «Non so perché.»

Ah. Ora tutto è chiaro. Hanna è rimasta in contatto con Lys anche dal cielo. Forse ha l'autorizzazione, ogni volta che è necessario, di farsi prestare il telefono d'oro del Padreterno, per comunicare le sue volontà dall'oltretomba. A meno che Lys non l'ascolti attraverso le prese della corrente, come succede a molti ospiti degli ospedali psichiatrici.

«Avevamo fatto un patto eterno», gli spiega. «Ma naturalmente non posso rivelarti quale.»

Ride imbarazzata: «I traditori saranno puniti con la morte, no?»

«Sì, è così», ammette lui.

Segreti. Patti di sangue. Omertà fino alla morte.

Tutte sciocchezze, ma non è la persona più indicata a muovere rimproveri. Lui che avrebbe dovuto aiutare, che avrebbe dovuto esserci. Ma era arrivato in ritardo. Non di molto, solo di poco.

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