Le basiliche di Roma by Fabrizio Falconi

Le basiliche di Roma by Fabrizio Falconi

autore:Fabrizio Falconi [Falconi, Fabrizio]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2022-11-07T23:00:00+00:00


Sant’Agnese fuori le Mura e il Mausoleo di Santa Costanza

È uno dei gioielli paleocristiani (cioè gli edifici costruiti nei primissimi tempi del cristianesimo romano) in quello che una volta si chiamava Suburbio, cioè quell’ampio territorio che si estendeva e cresceva disordinatamente al di fuori del nucleo originario della città, e al di fuori delle Mura aureliane che ne disegnavano i confini. La Basilica di Sant’Agnese sorgeva e sorge infatti a circa due chilometri di distanza dalle Mura, lungo la via Nomentana, la strada consolare che metteva in comunicazione Roma con Nomentum, una delle tre città che si ribellarono ai romani dopo la morte di Anco Marzio, i cui resti sono identificati nella odierna cittadina di Mentana. Qui fu costruita nel 342 la basilica che era anch’essa strettamente legata alla famiglia di Costantino: fu infatti eretta proprio da sua figlia Costanza (il cui nome esatto era però Costantina), che era nata nel 318 d.C. dall’imperatore e dalla moglie Fausta, e che aveva ricevuto il titolo di Augusta dal padre. Costanza aveva sposato, nel 335 il cugino Annibaliano, che morì appena due anni dopo, nel corso dei regolamenti di conti che seguirono la morte dell’imperatore Costantino il Grande, che aveva regnato da solo per ventuno lunghi anni. La morte di Annibaliano fu certamente ordinata o quantomeno favorita dai tre fratelli di Costanza: Costantino II, Costante I e Costanzo II. Rimasta vedova, Costanza fece ritorno a Roma e in questi anni fu artefice non solo della costruzione della nuova basilica, ma anche di un annesso mausoleo, di forma rotonda, che a lei fu intitolato e nel quale fu sepolta, dopo un nuovo matrimonio con il cugino Costanzo Gallo nel 351 e la sua morte che avvenne appena tre anni dopo, nel 354.

Torneremo a parlare più avanti del mausoleo, che nei secoli è diventato una vera e propria chiesa indipendente. Cominciando invece dalla basilica di Sant’Agnese, essa fu intitolata alla giovane nobile (la più giovane martire cristiana), appartenente alla gens Claudia che fu martirizzata sotto l’imperatore Diocleziano, quando aveva solo dodici anni. Il luogo del martirio è indicato dalla tradizione in piazza Navona, dove sorge la chiesa omonima, e qui è conservato il cranio, mentre il corpo fu sepolto nella catacomba di via Nomentana. Il culto di sant’Agnese, nei primi secoli del cristianesimo a Roma, si diffuse velocemente. Tra le più devote, proprio Costanza, che qui volle realizzare un sacello ad corpus, destinato cioè a preservare il corpo, e all’edificazione della basilica.

La chiesa attuale prende l’appellativo di onoriana, perché conserva le forme che le furono attribuite sotto papa Onorio I (625-638), un pontefice molto attivo sul fronte dei restauri delle prime basiliche cristiane. Gli architetti di Onorio seguirono lo schema che era stato già adottato per San Lorenzo fuori le Mura e realizzarono una basilica seminterrata, che permetteva ai fedeli di accedere direttamente alla tomba della santa. E anche oggi una lunga scala scavata nel 1590 discende al piano della basilica, assai più basso dell’attuale livello stradale. Anche il resto della struttura presenta gli



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