Le case che saremo by Luca Molinari

autore:Luca Molinari [Molinari, Luca]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Nottetempo
pubblicato: 2020-04-20T22:00:00+00:00

Nota finale e ringraziamenti brevi

Ogni testo è nutrito direttamente o di riflesso da letture, dialoghi e libri.

In questo caso diventa per me impossibile distinguere tra le pubblicazioni citate nel libro pubblicato nel 2016 e quello che è seguito, ma tengo a segnalare alcuni testi che ho trovato importanti come La vita delle piante. Metafisica della mescolanza di Emanuele Coccia (il Mulino, Bologna 2018) e l’intervista di Nicolas Truong allo stesso Coccia apparsa su Le Monde il 3 aprile 2020, “Idées. Coronavirus et Pandemie de Covid-19”. Sulla relazione tra città e natura faccio riferimento al volume curato da Annalisa Metta e Maria Livia Olivetti, La città selvatica. Paesaggi urbani contemporanei (Libria, Melfi 2019), mentre sul concetto di invisibile, scienza e architettura mi riferisco a Beatriz Colomina, X-RAY Architecture (Lars Müller, Zurigo 2019). Riflettere sul concetto di confine e città vuol dire parlare con l’antropologia e per questo ho attraversato il volume di Ugo E.M. Fabietti, L’identità etnica. Storia e critica di un concetto equivoco (Carocci, Roma 2012), oltre che il bellissimo volume di Édouard Glissant Poetica delle relazioni. Poetica III (Quodlibet, Macerata 2007), il breve saggio di Suketu Mehta La vita segreta delle città (Einaudi, Torino 2016) e il libro di Marco Filoni Anatomia di un assedio. La paura nella città (Skira, Milano 2019).

Questo scritto è nato nel lampo di pochi giorni ma dopo aver riflettuto a lungo, in questi anni, attraverso innumerevoli presentazioni, ed è nato soprattutto sotto la pressione della quarantena e di una condizione di cattività domestica eccezionale. Per questo sono stati importanti e illuminanti alcuni dei dialoghi che ho fatto recentemente su Instagram, intitolati In-talks, insieme a Emanuele Coccia, Formafantasma, Cherubino Gambardella, Marco Filoni, Chiara Valerio, Michela Murgia e Giancarlo Mazzanti.

Oltre a questo, il confronto quotidiano con il mio studio e con una serie di persone appassionate e generose come Federica Rasenti, Maria Santangelo, Claudia Saglimbeni, Anja Visini e Anita Trapella mi ha aiutato a focalizzare le mie ricerche e a dargli progressivamente forma.

Il confronto sulla faticosa bozza è stato arricchito dalle note, i dialoghi e gli illuminanti suggerimenti di Cherubino Gambardella, Annalisa Metta, Claudio Bertorelli, Donatella Signorio, Chiara Valerio e mia moglie Marta. Un ringraziamento particolare va al mio editore, Andrea Gessner, che mi ha accompagnato in questi anni e lungo le tante ristampe del libro Le case che siamo e mi ha lanciato l’idea di scrivere questo nuovo “capitolo” in un momento tragico per tutti noi.

Questo libretto è dedicato alla mia famiglia, a Marta, Ettore, Lorenzo Rosso e Simone, che adesso vive una strana quarantena veneziana; senza di loro non avrei la protezione dei silenzi per scrivere, il calore di un amore senza richieste e la forza di immaginare un futuro per cui tutti siamo chiamati a dare un piccolo, ma necessario, contributo.

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