Le geometrie dell'eros by Solace Ames

autore:Solace Ames [Ames, Solace]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Erotica, General
ISBN: 9788858937952
Google: AitJCgAAQBAJ
editore: Harlequin Mondadori spa
pubblicato: 2015-08-19T22:00:00+00:00

14

La prima volta in cui Paul era andato da loro, Jay aveva cercato di lottare contro i propri impulsi, ripetendosi che avrebbe dovuto trattenersi e lasciare che Paul toccasse Adriana come voleva, perché era ciò che lei desiderava.

Stavolta, invece, non fece alcuno sforzo per dominarsi e farsi da parte. Guardò assorto e affascinato Paul che prese il mento di Adriana con due dita per farle inclinare la testa all’indietro in modo da scoprirle la gola, poi cominciò a sbottonarle lentamente la camicetta con movimenti decisi, come se ogni gesto fosse una parola che componeva un messaggio garbato ma risoluto per affermare il suo indiscutibile diritto.

Jay comprese al volo quello che Paul voleva trasmettere; invece il proprio corpo gli inviava segnali contrastanti davanti a una scena così conturbante. Non si vergognava della propria eccitazione mentre un altro uomo spogliava piano Adriana, come se stesse scartando un prezioso regalo di Natale tanto desiderato e atteso; tuttavia in un oscuro recesso della sua mente c’era la consapevolezza che non avrebbe dovuto avere un’erezione ma indignarsi e provare repulsione, almeno secondo la morale comune.

Come aveva ammesso esplicitamente, Jay non aveva ancora afferrato esattamente cosa Paul volesse da loro, ma era più che disposto ad accettare tutto ciò che avesse voluto concedere. Era assolutamente aperto a tutte le prospettive.

«Spogliati» le ordinò Paul ma con voce carezzevole. «Voglio vederti nuda.»

Adriana annuì, sempre con il viso leggermente rivolto verso l’alto, l’espressione arrendevole e sognante, le labbra dischiuse come petali di un fiore carnoso.

Senza guardarlo, Paul fece cenno a Jay di avvicinarsi come per dirgli ora tocca a te.

Jay si rese conto che non c’era una reazione prestabilita che avrebbe dovuto avere. Avrebbe potuto rispondere a quel comando sottinteso con una battuta sferzante, tanto per dimostrarsi arrogante quanto Paul, o addirittura augurare a entrambi buon divertimento e lasciarli soli, perché non c’erano più in ballo i soldi e con loro si erano volatilizzate anche le regole che avrebbero dovuto governare il loro rapporto.

Invece si avvicinò e si fermò accanto ad Adriana, ai piedi del letto, il suo letto con la coperta celeste comprata da sua moglie. Come lei, alzò lo sguardo verso Paul e fissò quegli implacabili occhi di malachite, scosso da un fremito d’emozione quando Paul gli toccò il collo.

«Ci sono molte cose che mi eccitano, ma l’amore è ciò che mi stimola più di tutto il resto» sussurrò Paul con la sua voce ipnotica e un sorriso diabolico. «È come una fiamma ardente che mi lambisce e mi divora, mi suscita la voglia di giocare.» Mentre parlava, fece scivolare le dita verso la gola di Jay e cominciò a slacciare i bottoni della sua camicia immacolata, ripetendo gli stessi gesti che aveva fatto con Adriana come se stesse eseguendo un rito d’iniziazione con entrambi. Quando l’ebbe sbottonata tutta, ne scostò i lembi e mise le mani sulle spalle nude di Jay, poi sfilò le maniche e tirò verso il basso. I polsini erano ancora abbottonati e stretti, perciò la camicia non cadde a terra ma Paul parve compiaciuto del fatto che Jay aveva le mani imprigionate.

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