Le mani sulla citt? by unknow

autore:unknow
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2017-02-12T16:00:00+00:00

Un giro di usurai

Esemplare la vicenda di Gianfranco Montali, nato a Napoli nel 1953, ma residente a Imperia, dove, tra le varie attività, è anche presidente della locale squadra di calcio. Alla fine del 2006, Montali, che si trova in gravi difficoltà economiche tanto da non essere in grado di pagare gli stipendi ai suoi giocatori, si mette in contatto con Sergio Landonio, soprannominato Berlusca, imprenditore, nato nel 1939 a Rescaldina, piccolo comune in provincia di Milano, ma residente a Legnano. Landonio, già coinvolto in inchieste di riciclaggio nei casinò, finisce sul libro paga di Pepè Onorato insieme al figlio Gianluca.

I due Landonio diventano il braccio finanziario di don Pepè. Sergio tiene i rapporti con gli imprenditori strozzati, mentre Gianluca porta e consegna il denaro contante. Al loro fianco operano Vittorio Andrello, ex funzionario di banca, e Davide Tomasini, un piccolo imprenditore. I due, attraverso i loro conti correnti, fungono da porta di entrata e di uscita del denaro di Onorato. Scrive il pm Celestina Gravina:

Al telefono Sergio Landonio ammette implicitamente di gestire direttamente e nel proprio interesse il conto corrente di cui Vittorio Andrello è titolare sulla Banca di Roma. [Così] se il conto di Andrello è direttamente controllato e gestito dai due Landonio per le operazioni finanziarie abusive, quello della Banca popolare di Milano con sede a Legnano intestato a Davide Tomasini viene impiegato per le operazioni di monetizzazione.

Il 26 ottobre 2006 Montali arriva a Milano da Imperia e va dritto al bar Romeo di via Teodosio, dove lo attendono i due Landonio e Onorato. Qui avviene lo scambio: Montali incassa 25.000 euro in contanti, lasciando sul banco un assegno in bianco e senza data. «Alla scadenza del prestito – scrive il pm – Gianfranco o dirà a Sergio di bancarlo, oppure gli consegnerà il contante.»

In totale Montali arriverà a un debito di oltre 100.000 euro, tutto denaro che i calabresi hanno ottenuto attraverso il traffico di droga e che ora rivogliono indietro pulito e senza interessi.

Come sempre, Onorato resta dietro le quinte: per lui operano Sergio Landonio e un certo Romano Colombo, uno «zanza» mantovano con precedenti penali per aver falsificato quadri d’autore.

Colombo parla al telefono e indirettamente confessa il suo ruolo nell’operazione: «Domani viene il mio amico che gli devo dare il pagamento per i giocatori della sua squadra».

Romano Colombo, infatti, è legale rappresentante della Gm Ecology, società cooperativa con sede in via Tibaldi a Milano. La Gm non ha in piedi alcuna attività, tanto che dal 2001 al 2005 il suo conto economico ha un saldo negativo che sfiora i 600.000 euro, mentre nel solo 2005 il volume d’affari supera il milione di euro. Non ci sono dubbi: la Gm è una banca occulta di Pepè Onorato, grazie alla quale il boss utilizza un conto corrente per prestare soldi a strozzo e riciclare il denaro della droga.

Ecco come il magistrato riassume questo sistema:

Con riferimento alle vicende riguardanti il presidente della Us Imperia è stato confermato l’impiego da parte del medesimo di somme di denaro (assegni Unipol) riconducibili a Pepè Onorato e veicolate da Colombo tramite la Gm Ecology Scarl.

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.