Le radici storiche dell'Europa: L’età moderna (I libri di Viella) (Italian Edition) by unknow

autore:unknow
La lingua: eng
Format: epub
pubblicato: 2011-11-24T06:46:00+00:00

2. Nuovi spazi del libro, nuove circolazioni

Questi nuovi mezzi, questi nuovi comportamenti ci fanno intravedere i legami che uniscono la negoziazione dello spazio della mobilità alla cultura tipografica e libraria dell'antico regime. In L'apparition du livre, del 1958, Lucien Febvre e Jean-Henry Martin avevano messo in luce il ruolo della circolazione dei libri e la sua importanza per la storia del pensiero e dei saper!. Le loro considerazioni sono ormai patrimonio comune. Da allora sono stati precisati i circuiti della circolazione dei manoscritti, l'importanza degli scambi epistolari a tutti i livelli della vita sociale e politica, gli spostamenti delle linee di forza del commercio e delle relazioni culturali tra le nazioni. Nella geografia delle librerie e degli editori, in quella del piccolo mondo degli operai tipografi e degli ambulanti, in quella dei piccoli commercianti e di tutti coloro che sono coinvolti nella diffusione del libro, sia clandestina sia ufficiale, si possono osservare alcune dinamiche fondamentali. La circolazione dei testi è simile a quella di altre merci e il loro mercato funziona in modo analogo, intrecciando livello simbolico ed economico attraverso negoziati tra domanda e offerta, con la prevalenza dei consumi diversificati piuttosto che di una produzione dominante. La concentrazione dei laboratori, delle stamperie e delle rivendite s'inscrive in una cartografia di relazioni di cui si conoscono i centri principali, il ruolo preponderante di Lione, di Venezia e delle capitali universitarie del Cinquecento, a cui seguiranno un'esplosione e una maggiore dispersione di questo tipo di insediamenti. Questa brillante epoca di prosperità del libro costituisce l'età dell'oro di una rete di rapporti simbioticamente orientati dal fervore intellettuale di un umanesimo girovago, dai bisogni attivi e attrattivi delle corti e delle amministrazioni, delle chiese e delle società urbane. Le produzioni circolano, sono immediatamente distribuite attraverso l'Europa e le sue metropoli culturali. Il miglioramento delle attrezzature produttive segue quello delle strade di questo doppio commercio, intellettuale e mercantile, e si gerarchizza ovunque secondo i bisogni locali. Esso incrementa i trasporti.

La geografia dei clienti condiziona quella degli scambi e rende stanziali i primi stampatori nomadi del Rinascimento editoriale. Il mecenatismo delle aristocrazie laiche ed ecclesiastiche, la domanda di professori e di studenti che illustrano la mobilità locale, nazionale e internazionale con la Peregrinano Academica, le attese dei chierici di ogni tipo e confessione, le esigenze degli amministratori e degli uomini di legge che attirano i ricorrenti e i governanti, tutti questi elementi che concorrono alla costruzione e alla fortuna delle città dirigono e correggono la carta degli scambi e della mobilità degli uomini del libro. In tutta Europa, essa non ha cessato di arricchirsi tra i secoli XVI e XVIII, non senza inflessioni gerarchiche della circolazione correlate ai conflitti religiosi e politici. Rafforzano questa rete di rapporti l'emergere dell' Olanda, il commercio cattolico e protestante, la concentrazione delle città capitali e lo sviluppo delle relazioni intellettuali e dotte. Il commercio dei libri segue questi tragitti invisibili sia apertamente che clandestinamente, è direttamente sottoposto ai rischi e alle difficoltà generali dei traffici su barca e su ruota; è condizionato dalle congiunture, la pace e la guerra.

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