Le trame dell'oscurità by Karl Edward Wagner

autore:Karl Edward Wagner [Wagner, Karl Edward]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fantasy
editore: Mondadori
pubblicato: 1989-11-19T16:00:00+00:00

17.

…E UNO SOLO NE USCÌ

Cassi spalancò un occhio, scorse le lenzuola di seta e le ricche coperte di pelliccia del suo letto, poi spalancò l'altro occhio e vide il ricercato arredamento della sua stanza. Sbadigliò, si stirò i muscoli indolenziti e le braccia ancora rigide. Era nel palazzo imperiale di Thovnosten. Non era più un uomo braccato.

Ed era ricco. Cassi si grattò la corta barba che gli spuntava sul mento appuntito e si mise a fantasticare della ricompensa che l'Imperatore gli avrebbe dato. Da quel momento in poi, la sua vita sarebbe stata quella di un aristocratico… aveva finito di aggirarsi furtivo nelle strade di Thovnosten. Sarebbe andato ad abitare in uno splendido palazzo, avrebbe passato la giornata a ubriacarsi di vini prelibati e a mangiare cibi raffinati, e la nottata in buona e sempre nuova compagnia, su letti come quello. L'unica sua preoccupazione, da quel momento in poi, sarebbe stata quella di evitare che gli ex colleghi gli rubassero i suoi gioielli e le sue costose suppellettili.

Qualcosa l'aveva svegliato. Rivolse uno sguardo incollerito alla porta che dava accesso alla sua camera. Netisten Maril vi aveva collocato guardie sufficienti a respingere un'armata. Tutta quella preoccupazione per la sua sicurezza dava un grande sollievo a Cassi, ma in quel momento avrebbe preferito continuare a dormire. Perché quegli sciocchi non cercavano di fare meno rumore? Si domandò…

— Sei sveglio, signore? — domandò la guardia improvvisamente apparsa, sull'attenti, accanto alla porta.

Cassi assaporò il piacere mai provato prima di allora, di sentirsi dare del signore da una guardia imperiale. Con una smorfia, rispose: — Sì, adesso che mi avete svegliato. Che cosa è successo?

Dal tono fece capire alla guardia che si augurava che il motivo per cui l'avevano svegliato fosse importante, altrimenti…

— Signore, c'è una persona che chiede di vederti.

— Dille di andare a farsi fottere — replicò Cassi con uno sbadiglio. Un uomo importante come lui non poteva abbassarsi a dare udienza a tutti gli sfaccendati che passavano dalle sue parti (e se invece fosse stato Maril a volere la sua presenza, le guardie non sarebbero state così circospette).

— Vorrei che lo facessi tu, signore — rispose una seducente voce femminile, dal corridoio.

Cassi si rizzò immediatamente a sedere sul letto. Il sonno interrotto era bruscamente divenuto l'ultima delle sue preoccupazioni.

— Mi manda in dono a te — continuò la ragazza, sorridendo, — Netisten Maril. Ti piaccio?

Era flessuosa come una danzatrice, e la sua figura snella premeva contro la semplice veste di seta che indossava. Aveva i capelli corti e ricciuti, tinti di un bizzarro colore simile a quello delle foglie d'autunno. La sua faccia era seria e maliziosa come quella di una bambina discola, e aveva lunghissime unghie laccate di nero. A giudizio di Cassi, non poteva avere più di quindici, sedici anni.

— Vieni qui — le disse lui, sorridendo.

— Signore — intervenne la guardia — abbiamo ordine di non far entrare nessuno, eccetto l'Imperatore. C'è il pericolo che…

La ragazza rise, e con un tono di voce stranamente aspro, disse: — Mi giudichi

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