Lo stato di Israele by Guido Regina

Lo stato di Israele by Guido Regina

autore:Guido Regina [Regina, Guido]
La lingua: eng
Format: epub
editore: Mimesis Edizioni
pubblicato: 2023-07-31T09:28:22+00:00


8.

La Grande Guerra, i negoziati inglesi e la disputa sulla Palestina

(1914-1916)

La Gran Bretagna e le promesse agli arabi: la corrispondenza Hussein-McMahon

Le incertezze di questo gruppo di Sionisti dovettero, da quel momento, tener conto soprattutto delle nuove realtà che lo sviluppo della guerra in Medio Oriente comportava. La presenza araba in Palestina, il più spesso sottovalutata dal Movimento politico, le mire delle potenze europee, il progressivo disfacimento dell’Impero Ottomano, le richieste di indipendenza dei popoli arabi, furono tutti fattori che avrebbero avuto un ruolo ineludibile in quel periodo storico e negli anni a venire. Tra essi, non di secondaria importanza, la corrispondenza dal luglio 1915 al marzo 1916, tra l’Alto Commissario britannico al Cairo sir Henry McMahon e al Husayn Ibn Alì, sceriffo della Mecca. La corrispondenza, avrebbe aperto una serie di contestazioni da parte di alcuni studiosi, tese a dimostrare che sir Henry McMahon aveva incluso la Palestina in una promessa di Stato Arabo Indipendente.

Il 28 luglio 1914 l’Inghilterra, la Francia e la Russia erano scese in guerra contro la Germania e l’Impero Austro Ungarico. Il 5 novembre il Sultano ottomano Mohammed V aveva chiamato i suoi sudditi alla Jihad schierandosi dalla parte della Germania: “Oh Musulmani! Voi che con tanta passione tendete alla felicità, voi che siete alla vigilia di sacrificare le vostre vite e i vostri beni per la causa ed il diritto e di sfidare il pericolo, unitevi tutti oggi intorno al trono imperiale, obbedite agli ordini dell’Onnipotente che nel Corano ci promette beatitudini in questo mondo e nell’altro. Comprendete che lo stato è in guerra con la Russia, l’Inghilterra, la Francia e i loro alleati. Comprendete che questi paesi sono nemici dell’Islam. Il comandante dei credenti, il califfo, vi chiama sotto la sua bandiera per la guerra santa!”. L’esercito ottomano, che comprendeva anche soldati e ufficiali arabi che avrebbero svolto un ruolo di un certo peso nei tentativi nazionalistici che caratterizzarono quegli anni, veniva con la Jihad motivato a combattere “non tanto dal senso della patria e da una disciplina feroce, quanto da una comune appartenenza religiosa”442. Nel febbraio del 1915, una prima sconfitta Ottomana da parte della Gran Bretagna dopo un tentativo turco di attaccare il Canale di Suez, aveva dato la sensazione che la guerra potesse essere vinta in tempi brevi e portato in aprile gli Inglesi a definire i propri obiettivi, in accordo con gli Alleati, in caso di vittoria sugli Ottomani.

Motivo di forte preoccupazione per il Regno Unito era rappresentato anche dalla Russia dopo che, nel novembre 1914 aveva ottenuto con lo Straits Agreement il controllo dei Dardanelli. Lord Horatio Kitchener (1850-1916), Ministro della guerra dall’agosto 1914, figura leggendaria dell’Impero Britannico per aver vendicato la morte del generale Gordon a Karthoum e riconquistato il Sudan, vinto la guerra boera in Sudafrica, comandato le forze inglesi in India e rivestito per lunghi anni il ruolo di console generale d’Egitto, temette che la Russia volesse sostituirsi all’Inghilterra nell’Asia sud-orientale. Chiese allora che negli assetti post-bellici fosse inclusa una fascia di sicurezza in grado di neutralizzarne la pressione verso sud443.



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