L'obelisco di Tedros by Vittorio Paraggio

L'obelisco di Tedros by Vittorio Paraggio

autore:Vittorio Paraggio [Paraggio, Vittorio]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Vittorio Paraggio;obelisco;stele di axum;axum;Etiopia
pubblicato: 2023-11-14T23:00:00+00:00


capitolo xii

Il Capo dei “noti ospiti” Menghistu

e il suo protettore Mugabe

Non è possibile chiudere questa parte del racconto, senza far cenno alla figura di colui che ebbe sicuramente la parte massima di responsabilità giuridiche e verso la storia, nei tragici eventi del Governo etiope della dittatura militare.

Oltretutto, questo riferimento che si rende necessario, risulterà anche utile a ricollegare il passato con i tempi più recenti, ai quali verranno dedicati gli ultimi capitoli.

Il racconto riporta le pagine della storia al giorno 12 settembre 1974 e la data, come sempre, ha un suo significato.

L’Etiopia viveva il clima di festa tipico dell’inizio del nuovo anno, dato che il calendario geez fa decorrere l’inizio dell’anno l’11 settembre (mese denominato Meskerem), coincidente con la fine della stagione delle piogge.

Tuttavia, quell’anno tale clima venne drasticamente interrotto da un rivolgimento politico-militare, che avrebbe segnato drammaticamente la storia del Paese per circa 17 anni.

Si costituì, infatti, in quella data in Etiopia un nuovo governo che, in luogo del primo Ministro, aveva a capo un comitato militare, detto “Derg”, comandato dal colonnello Haile Mariam Menghistu (di etnia amhara).

Dopo aver arrestato tutti i militari ritenuti fedeli al passato e sciolto il Parlamento, il nuovo regime si rese responsabile dell’uccisione di numerosi ufficiali e politici e, di lì a poco, della destituzione del vecchio imperatore Hailé Selassié, arrestando anche tutti i suoi familiari.

Nella ferocia del nuovo regime, eccelleva per efferatezza, l’operato dello stesso capo Menghistu, al quale si attribuiscono materialmente l’uccisione a mitragliate di numerosi dignitari dell’Impero e la stessa soppressione fisica dell’Imperatore.

In seguito, fu instaurato un regime di ispirazione comunista, apertamente schierato con l’Unione Sovietica, che ne appoggiava e sosteneva l’azione, con armi e risorse finanziarie.

Il regime nel corso degli anni divenne sempre più spietato e sanguinario, rendendosi responsabile di veri e propri eccidi di massa.

Anche nel campo religioso, non mancarono azioni che ne cancellavano e negavano i valori più profondi.

Menghistu aveva fatto imprigionare e poi uccidere il Patriarca ortodosso e dalla successione era poi nata una scissione, sanata solo molti anni dopo.

Non si salvavano neanche i luoghi simboli della fede.

Basti dire che la piazza principale di Addis Abeba, da lungo tempo sede della più sentita festività religiosa dei cristiani ortodossi, dalla quale prendeva il nome di piazza Meskel (che significa croce), venne denominata piazza della Rivoluzione e ne venne modificato anche l’impianto, con la costruzione di un anfiteatro, destinato ad accogliere le Autorità durante le parate militari.

Le nazionalizzazioni privarono dei loro beni i molti connazionali che avevano acquisito posizioni di rilievo.

A partire dal 1° gennaio 1975 era iniziato l’esodo forzato della comunità italiana, proseguito negli anni successivi, per effetto degli ulteriori provvedimenti vessatori del regime.

Di questi danni, solo l’Italia si era fatto carico, con la legge 26 gennaio 1980, n.16, senza peraltro avviare mai un passo formale per un analogo ristoro da parte dei successivi governi etiopi, con i quali, come si vedrà, si erano intensificati i rapporti.

Alle guerre contro la Somalia, avviate da Menghistu, fece seguito la grande carestia del 1984-1986, alla quale fece riscontro una mobilitazione internazionale, che convogliò ingenti risorse di aiuti umanitari verso l’Etiopia.



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