L'ospite by Antonio Celeste

L'ospite by Antonio Celeste

autore:Antonio Celeste
La lingua: eng
Format: epub
editore: Alma
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


26 – Conosci i Pink Martini?

L’edificio era come immaginavo, bellissimo, in stile Art Déco, marmo all’ingresso, un ascensore con porte ad apertura manuale e un’ampia scalinata, percorsa da un tappeto rosso porpora, con passamano in ferro battuto.

Mi aprì la porta con i capelli ancora umidi ed emananti odore di balsamo, un pantalone grigio perla, piedi nudi e una t-shirt con collo a V, verde, in tinta con i suoi occhi.

Con tono distaccato mi indicò di seguirla nel salone, immenso, con parquet a spina di pesce e ampio camino di marmo. Di fronte al camino, circondata da tre divani, vi era una tavola bassa su cui era poggiato un laptop.

“Siediti dove credi”, mi disse con tutta l’indifferenza possibile.

Si sistemò dietro di me, in piedi e si accese una sigaretta.

“Il video è pronto, devi solo farlo partire.”

Era un video amatoriale, l’immagine non era fissa e a volte pure sfocata. Si vedeva un boulevard, riconobbi l’entrata del Jupiter, vidi me stesso parlare con la hostess ed entrare nel ristorante insieme a lei. Il video s’interrompeva lì, da quel punto in poi si sentiva solo l’audio, la voce di Matthieu Binachon dire:

“Ma per favore! Giù le carte! Non penserà mica che la beva la sua storiella d’amore con mia moglie. Io vi conosco, voi, come dire, artisti. Fra le tante pecorelle smarrite riuscite sempre a scovare quella che ha un marito dal portafoglio generoso e allora giocate tutto il vostro repertorio, romanticismo a tutto spiano, sesso, vita senza pensieri. La povera malcapitata perde la testa, lascia il marito che poi deve correre ai ripari staccando un assegno per togliervi di mezzo. Avanti, mi dica quanto vuole, 30 000 euro le vanno bene?”

“Va bene, accetto”, rispondevo io.

“Ah, visto? Fra galantuomini si trova sempre un’uscita onorabile!”

L’audio s’interrompeva a questo punto, lasciandoci in un silenzio imbarazzante.

“Hai altro da aggiungere?” incalzò lei.

“Florence ... credimi... quella conversazione è falsa... io non ho mai accettato quella proposta!”

Rimase in silenzio per un breve istante.

“Io ho un solo rimpianto, quello di essere caduta in un gioco così banale, come la prima delle sprovvedute. Mi sono illusa che tu fossi... lasciamo perdere... non capiresti.”

“Ma Florence, credimi! Io... ”

“Adesso è meglio che tu vada, esci da quella porta e dalla mia vita.”

M’indicò la via di uscita.

I secondi che trascorsero, mentre la seguivo fino all’ingresso, furono interminabili. La mia mente esplorava tutte le direzioni, eppure quel va bene, accetto era proprio la mia voce, come poteva essere stato possibile? Poi mi focalizzai su quel ah, visto? Fra galantuomini si trova sempre un’uscita onorabile! Non mi ricordavo proprio avesse pronunciato quella frase.

Ero già sul punto di varcare la porta di casa.

“È un montaggio! Aspetta, te lo posso dimostrare!”

“Per favore Giuliano! Finiamola qui questa storia!” esclamò, mentre cominciava lentamente a chiudere la porta.

Le passai sotto il braccio e rientrai nell’appartamento.

Il volto le si avvampò e la voce le venne fuori al limite dell’isteria:

“Esci di qui immediatamente!”

“Dammi una cuffia, voglio riascoltare l’audio!”

Mentre mi guardava, con occhi di rabbia, come volessero schizzare dalle orbite, fece un passo indietro, si



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