L'uomo che non sapeva amare by Charlotte Lamb

autore:Charlotte Lamb [Lamb, Charlotte]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: rosa
pubblicato: 1987-01-01T00:00:00+00:00

6

«Ma mi stai a sentire, o no?» chiese Laird, irrompendo bruscamente nel corso dei suoi pensieri.

Anna si voltò a guardarlo, le ciglia abbassate a velare l'espressione traditrice e angosciata degli occhi.

«Scusami, ero lontanissima... stavi dicendo?» Fu molto orgogliosa di quel tono distaccato. Suonava convincente, e non gli avrebbe permesso di intuire quel che aveva ossessivamente pensato negli ultimi minuti. Al termine di un accanito conflitto interno, aveva deciso di essere vittima di un semplice, antichissimo processo alchemico. Gli stupidi geni si erano messi al lavoro, tutto lì. E Laird fisicamente era attraente, perché negarlo? Aveva fatto l'amore con lei, lasciandola in preda a un vuoto straziante e delizioso che doveva essere riempito di nuovo. Non era niente di grave. L'avrebbe superato, si sarebbe curata.

«Non importa» disse lui, asciutto. «Siamo arrivati.»

La Rolls aveva svoltato l'angolo di una delle tante piazze di Londra, e Anna, dopo aver lanciato un'occhiata distratta al posto, sobbalzò.

«Wolfstone Square?» si girò di scatto in direzione di Laird. «È qui che hai lasciato Patti quella sera!»

Lui parcheggiò di fronte al medesimo edificio in pietra grigia, le labbra piegate in un sorriso ironico.

«Sono spiacente per la piccola messa in scena...»

«Menzogna!» corresse lei, acida. «Tu e Patti mi avete mentito... questo non è un albergo! Mi sembrava strano... non ne aveva l'aria!»

Laird scese senza fare commenti, come se volesse evitare ulteriori discussioni, e ad Anna non restò che imitarlo, anche perché Patti era uscita di corsa dal portone, agitando la mano in segno di saluto.

«Oh, sono così felice che tu sia venuta, temevo che non l'avresti fatto!» esclamò con un sorriso, abbracciandola forte. «Accomodati, la mamma ti sta aspettando nella serra. È lì da un'ora che parla con le piante... dice che se si sentono amate, crescono meglio!»

Anna ricambiò il sorriso. «Non è l'unica a pensarlo» disse, seguendo l'amica nel grande atrio pavimentato di marmo, dove le aspettava Jimmy, l'anziano maggiordomo tuttofare che, assieme alla moglie, governava la splendida dimora dei Montgomery.

Laird si attardò a parlare con lui, e Patti la guidò attraverso una serie di stanze spaziose, piene di luce, di mobili d'antiquariato, di piante e di fiori, di tappeti persiani... Anna sentì acutamente l'enorme divario che esisteva fra i loro mondi, ma il sorriso spontaneo, caldo, con cui l'accolse la signora Montgomery nella serra la mise subito a suo agio.

«Oh, eccoti qui, Anna. Hai fatto bene a venire. Siediti... stavo proprio per ordinare un caffè. Ne vuoi?»

Anna ringraziò, e le tre donne rimasero a chiacchierare per una decina di minuti in mezzo a un trionfo di piante in boccio, fra incredibili tonalità di verde punteggiate dai colori vivaci dei fiori. Era piacevole stare in quel posto. L'aria umida e calda odorava di terriccio fertile, sembrava di essere in un bosco.

«Il pranzo dovrebbe essere quasi pronto» disse a un certo punto la signora Montgomery, lanciando un'occhiata all'orologio.

«Vado a controllare.» Patti si alzò e corse via, leggera come una farfalla nel suo abito di lana azzurro chiaro. Sua madre la seguì con uno sguardo pensoso.

«Noi eravamo ostili alla passione di Patti per il teatro» mormorò.

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.