Marked: 'Dark Love' series #4 (Italian Edition) by Amélie

Marked: 'Dark Love' series #4 (Italian Edition) by Amélie

autore:Amélie [Amélie]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2017-08-29T22:00:00+00:00


*

Per tutto il santo giorno, non metto piede fuori dalla stanza, temendo d’imbattermi in Adrian e cedere alla tentazione di strozzarlo, ma a tarda sera, poco prima di andare a dormire, qualcuno bussa alla mia porta.

E se fosse lui?

Deglutisco, nervosa.

«Chi è?».

«Sono Patricia, signorina».

Patricia? A quest’ora?

Pungolata da un brutto presentimento, le dico di entrare. Ha il viso pallido e un’espressione tesa mentre si torce le mani.

«Cos’è successo? Stai bene?».

Le appoggio una mano sulla spalla, preoccupata.

«Io sì, ma il signor Hamilton no».

Un brivido mi corre lungo la schiena.

«Spiegami, Patricia».

«Stamattina è rimasto per ore sotto la pioggia e adesso ha la febbre alta. Ho pensato subito di chiamare un dottore, ma lui me l’ha proibito, minacciando di licenziare me e il resto del personale se avessi osato disubbidirgli. Sostiene che non ha bisogno dell’aiuto di nessuno, ma a me non sembra. Sta sempre peggio, signorina».

«Dannazione a lui! E poi si permette di dire a me che sono testarda! Lo avevo avvisato che si sarebbe buscato un malanno, ma anziché ascoltarmi, mi ha aggredito pesantemente e queste sono le conseguenze!» esclamo, fuori di me dalla rabbia.

Patricia mi prende la mano, addolcendo lo sguardo.

«Sono qui perché solo lei può aiutarlo».

Ancora addolorata per le parole crudeli di Adrian, sfilo la mano da quella di Patricia e scuoto la testa con veemenza.

«No, mi dispiace, ma stavolta non interverrò. Non voglio avere niente a che fare con lui» affermo, decisa.

«Mi sono accorta che ultimamente i rapporti fra voi sono tesi, ma addirittura fino al punto di non muovere un solo dito per soccorrerlo?».

È questo ciò che desideri? Sei davvero disposta a cadere così in basso? Forse potrei fare uno sforzo e accontentarti.

«Sì, Patricia. Siamo arrivati a questo punto. Lo abbandonerò al suo destino, la decisione è presa».

Patricia è delusa, ma non me ne frega niente.

«Credevo che lei fosse una brava persona, ma forse mi sbagliavo» afferma, prima di uscire e richiudere la porta.

Turbata, vado a rintanarmi sotto le coperte e provo ad addormentarmi. Impresa impossibile, perché le ultime parole di Patricia continuano a tormentarmi, buttandomi giù dal letto. Afferro un cuscino e lo scaravento contro la parete, urlando.

«Maledetta Patricia! Maledetto Adrian!».

Esco dalla stanza come una furia e raggiungo quella di Adrian, che ha la porta aperta. Lui è sul letto, nudo a parte i boxer, pallido come un cadavere e madido di sudore. Stringe il lenzuolo nei pugni, torcendolo con tutte le sue forze mentre si agita e mormora parole incomprensibili. È davvero uno straccio e la mia rabbia nei suoi confronti evapora istantaneamente. Ora sento il bisogno inspiegabile di aiutarlo, alleviando le sue sofferenze. Vado in bagno e riempio una bacinella con acqua fredda, adagiandola sul comodino accanto a lui. Mi procuro un panno e lo immergo nell’acqua. Lo strizzo, mi siedo sul bordo del letto e lo premo sulla sua fronte rovente, facendolo trasalire e imprecare.

«Sta buono, testa dura» lo riprendo, appoggiandogli il palmo sulla fronte per impedire al panno di scivolare mentre lui si muove.

Nell’udire la mia voce, si blocca e spalanca gli occhi, che



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