Marocco by AA. VV

Marocco by AA. VV

autore:AA. VV. [VV., AA.]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Touring Editore
pubblicato: 2024-04-27T00:00:00+00:00


Kysseria (C2-3). Vicino alla Grande Moschea si stende l’antico mercato delle stoffe e dei tappeti, con la bottega del mohtasseb, il capo dei mercanti, rivestita di legno intarsiato e porte dipinte a motivi floreali stilizzati.

Alla fine della Kysseria, voltando a destra, si raggiunge rue Dar Semen (C2-3), che riconduce in place el-Hedim.

L’interno della medersa Bou Inania

Meknes, il mausoleo di Moulay Ismail

CITTÀ IMPERIALE

È l’area delle grandiose rovine della città makhzen di Moulay Ismail, tra resti di edifici di rappresentanza e strutture funzionali, tutti ugualmente grandiosi. La parte più vicina alla medina, fino al mausoleo di Moulay Ismail, è accessibile comodamente a piedi; per raggiungere gli altri luoghi è necessario un mezzo di trasporto.

Place Lalla Aouda (C2-3). Su questa grande piazza fornita di parcheggio Moulay Ismail passava in ispezione il corpo scelto delle Guardie Nere, costituito da 16 000 schiavi arrivati dall’Africa sub-sahariana e il cui servizio si tramandava di padre in figlio. La piazza si apre fra le mura e il quartiere Dar Kebira (C-D3), così chiamato dal nome del Palazzo Reale costruito intorno al 1697 da Moulay Ismail. Del complesso, ricco in origine di decine di padiglioni e tre cinte di mura, sono sopravvissute solo una delle due moschee annesse al palazzo, quella di Lalla Aouda affacciata sulla piazza, e una porta monumentale, bab Bou Amar, in un cortile nei pressi di bab Sidi Amar el-Hassani (C-D3). Da place Lalla Aouda si passa nell’attigua piazzetta a pianta irregolare, dove durante la settimana si tiene un mercato della lana.

Koubba el-Khiyatin (D2; anche Koubat Al Khayatine). In restauro nel 2023. Detto anche padiglione degli Ambasciatori, è un edificio dal tetto in tegole verdi dove i sultani ricevevano gli ambasciatori stranieri, poi occupato da sartorie militari. A destra del padiglione, una scala scende negli antichi grandi silos sotterranei, dove si conservavano le derrate alimentari, anche se una tradizione popolare immagina fossero prigioni per gli schiavi cristiani impiegati nella costruzione della nuova Meknes. Poco oltre si erge la porta bab Moulay Ismail (D2-3); alla sua destra, le mura nascondono un campo da golf, all’interno dell’antico giardino dei sultani.

Mausoleo di Moulay Ismail* (D3). Ingresso gratuito tutti i giorni, tranne il venerdì pomeriggio, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. Costruito quando Moulay Ismail era ancora in vita, è l’unico luogo di culto di Meknes aperto ai non musulmani, che però si devono fermare fuori dal santuario in cui è sepolto il sultano. Da un atrio coperto si passa per tre diversi cortili ornati da fontane (il primo è decorato con mosaici in maiolica smaltata, il terzo circondato da una galleria ornata di sculture in gesso) e infine si arriva al patio della moschea che custodisce il sepolcro. Gli orologi esposti sarebbero doni di Luigi XIV.

L’area sud della città imperiale. Si accede alla vasta area – in profonda ristrutturazione alla fine del 2023 – attraverso bab er-Rih (D3) ovvero la porta del Vento, lungo corridoio a volta chiuso da archi che poggiano su massicce colonne. Si passa quindi in una strada lunga circa 1,5



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