Mazzini by Gaetano Salvemini

Mazzini by Gaetano Salvemini

autore:Gaetano Salvemini [Salvemini, Gaetano]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858846292
editore: Feltrinelli Editore
pubblicato: 2022-02-07T23:00:00+00:00


Appendice A

Le idee socialiste in Italia fra il 1815 e il 1860

Nel secolo XVIII abbiamo anche in Italia un prete socialista, l’abate Tocci, come la Francia ha il curato Meslier, il benedettino Deschamps e l’abate Mably (A. Michelini, La teoria socialistica di un abate del secolo XVIII, Cappelli, Rocca San Casciano 1898).

Nel catechismo del Maestro carbonaro, sequestrato dalla polizia austriaca al­l’Oroboni nel 1820, si diceva che “il grande oggetto a cui il carbonaro deve cooperare con tutte le sue forze ed a costo della vita è la promulgazione della legge agraria, senza la quale non vi è libertà, poiché la proprietà particolare è un attentato contro i diritti del genere umano” (C. Cantù, Il Conciliatore e i Carbonari, Treves, Milano 1878, 116). Pietro Gioia, piacentino, fu arrestato nel 1822 sotto l’imputazione di “carboneria e di comunismo” (S. Fermi, L’opera di Pietro Gioja per Piacenza e per l’Italia, Tip. del Maino, Piacenza 1920, 12). Questa importazione di idee antiproprietarie nella Carboneria è dovuta al Buonarroti, che fu l’anello di congiunzione fra la scuola di Babeuf e il socialismo italiano della prima metà del secolo XIX (G. Romano-Catania, Filippo Buonarroti, Sandron, Palermo 1902, 153 sgg.). Nel 1824 Agostino Ruffini a 12 anni poneva in pratica fra i compagni di collegio “l’idea della comunità dei beni” (C. Cagnacci, Giuseppe Mazzini e i fratelli Ruffini, Berio, Porto Maurizio 1893, 389).

Nel 1824, alla frontiera del regno di Sardegna era vietata l’introduzione degli scritti di Saint-Simon (V.B.F. de Saint-Génis, Histoire de Savoie, Bonne, Cham­béry 1869, III, 232). Ma del sansimonismo si discusse anche in Italia: M. Parma, Il sansimonismo riscontrato ai sistemi e alla filosofia cattolica, A.F. Stella, Milano 1834; “Il cattolico” di Lugano, III, 1834, 280 sgg.; “Il propagatore religioso” di Torino, n. 4-5, 1837; “Rivista Europea” di Milano, III, 1838, 393; III, 1839, 212, 219; II, 1840, 22 sgg.; A. Rosmini, Apologetica, Tip. e libreria Boniardi-Pogliani, Milano 1840, 387, 431.

Il sansimonismo ebbe discepoli anche fra gl’italiani (M. Minghetti, Miei ricordi, Roux, Torino 1889-1890, I, 32, 58; G. Weill, L’École Saint-Simonienne, Alcan, Paris 1896, 59-60). Garibaldi ne subì l’influenza (J.W. Mario, Vita di Giuseppe Garibaldi, Treves, Milano 1893, I, 6); così come M. Minghetti (Miei ricordi, cit., I, 86-88) e Mazzini. Per la diffusione del sansimonismo in Toscana vedi le interessantissime notizie date dal D. Levi, Prima fase del socialismo in Italia, in “Nuova Antologia”, s. IV, LXIX, 1, 1897, 434 sgg., 451 sgg.; e G. Montanelli, Memorie sul­l’Italia, Soc. editrice italiana, Torino 1853, I, 42 sgg.; II, 34; cfr. 150, 220.

Nella società segreta dei Figliuoli della Giovine­ Italia, fondata nel 1832 in Calabria da Benedetto Mu­solino, gli affiliati del grado superiore, Padri della missione suprema, avevano l’obbligo di intendere allo “svolgimento del problema umanitario,” cioè “studiare e a suo tempo attuare le leggi e riforme che dovevano essere la sorgente e il palladio della libertà, della prosperità e della grandezza della nazione, incominciando dalla riforma sociale”: “questa parte non venne mai pubblicata per non suscitare ostacoli fatali al primo passo politico, non essendo ancora la pubblica opinione preparata alle grandi quistioni di riforma sociale” (B.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.