Mediterraneo inaspettato by Mario Tozzi

Mediterraneo inaspettato by Mario Tozzi

autore:Mario Tozzi [Tozzi, Mario]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2022-09-23T12:00:00+00:00


VI

NENNIE LA NEANDERTHALIANA

Lasciate che mi presenti: sono Nennie, e sono quella che voi chiamereste una femmina di Homo neanderthalensis. Che cosa voglia dire con precisione questo nome, confesso di non averlo capito: so però che lo dobbiamo a una valle in Germania, la valle di Neander (vicino al Reno), in cui sono stati trovati i primi resti di un nostro compagno. Ciò ha contribuito a diffondere l’idea, ormai cristallizzata nel nostro nome, che fossimo abitanti dell’Europa, o addirittura una specie che voi oggi definireste «mitteleuropea». Occorre tuttavia qualche precisazione. Noi siamo partiti dall’Africa – ormai sarà chiaro che tutti noi ominidi proveniamo da quel continente – e siamo giunti in Europa molto tempo prima di voi sapiens. Già alcuni nostri predecessori (esemplari del cosiddetto Homo antecessor) sono stati trovati in altre zone dell’Europa più o meno mediterranea, per esempio nell’importante sito di Atapuerca, vicino a Burgos, in Spagna. La nostra prima ondata migratoria verso il continente europeo – la cui rotta oggi non saprei ricostruire con certezza – è avvenuta intorno ai 350.000 anni fa, se non 400.000, e da quel momento abbiamo cominciato a popolarlo. Quindi, anziché genericamente europei, sarebbe più corretto considerarci una specie mediterranea, ed è per questo che anche io desidero prendere parte a questo racconto corale e raccontarvi il mio Mediterraneo.

Da un certo punto di vista, potremmo perfino dire che siete stati proprio voi a rivelare la nostra natura mediterranea. Lo scheletro neanderthaliano più importante e meglio conservato, nonché il più antico, non lo avete infatti scoperto in Germania, ma in Europa meridionale, e per la precisione in Puglia, dentro la grotta di Lamalunga, presso Altamura. È lì che è stato ritrovato uno dei nostri fratelli, peraltro in una strana posizione: a testa in giù. Come sono andate le cose? Non si può dire con certezza, ma è probabile che uno dei nostri cacciatori-raccoglitori si fosse spinto a inseguire una preda nelle vicinanze di una cavità carsica. In generale, il carsismo è una caratteristica diffusa nell’intero Mediterraneo: lo ritroviamo non solo in tutta la Puglia, regione ricca di queste depressioni, ma anche nella Venezia Giulia, in Istria, in Dalmazia, in Slovenia, e poi scendendo verso sud anche in Albania. E lo si può incontrare anche in alcune regioni della Turchia e della Grecia. È un fenomeno che, al di fuori dell’area mediterranea, non si trova in molte altre regioni del mondo.

Il carsismo si produce quando l’acqua, a causa degli acidi che vi si trovano disciolti, corrode il calcare e lo consuma da sotto, come un dente cariato, aprendo grandi caverne – delle vere e proprie voragini – per poi tornare a depositarlo in forma di stalagmiti e stalattiti, che sono appunto delle grandi concrezioni calcaree. Il nostro fratello di Altamura, forse inseguendo una preda, forse già ferito, deve essere caduto in uno di questi inghiottitoi carsici, precipitando per una decina di metri e rimanendo incastrato a testa in giù. È morto così: intrappolato, nel buio, al freddo, da solo, abbandonato e impaurito. Il suo corpo



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