Messaggero di verità by Jacqueline Winspear

autore:Jacqueline Winspear [Winspear, Jacqueline]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Neri Pozza

11.

Il portiere dai capelli perfettamente impomatati e ravviati all’indietro scrutò il biglietto da visita di Maisie spingendosi in su gli occhiali cerchiati di tartaruga. «Quindi il signor Bradley non l’aspetta?»

«No, ma sono sicura che appena saprà della mia presenza qui vorrà vedermi». Maisie prese il biglietto. «Gli scrivo due righe sul retro. Ha una busta?»

Buttato giú il suo messaggio, infilò il cartoncino nella busta e la riconsegnò al portiere, insieme con una moneta. «Sono certa che troverà il modo di farglielo avere direttamente».

Dopo averle fatto un piccolo inchino, l’uomo si rivolse a un collega, che annuí, quindi si allontanò dal bancone. Venti minuti dopo, mentre aspettava in piedi nella hall, Maisie si vide venire incontro un uomo distinto, che stimò essere alto almeno un metro e ottantacinque, sui quarantacinque anni. Portava un abito impeccabile cucito su misura, senza dubbio inglese, con un fazzoletto blu reale infilato platealmente nel taschino della giacca e abbinato alla cravatta. Le scarpe splendevano. L’uomo attraversò la hall con una mano nella tasca dei pantaloni, usando quella libera per fare un cenno al portiere. Aveva un sorriso affascinante e brillanti occhi azzurri. Era un uomo di successo, che sembrava eccellere nel coltivare la sua inglesità, eppure era evidente dai suoi modi disinvolti che le isole britanniche non erano la sua patria.

«Signorina Dobbs?» Tolta la mano dalla tasca, la tese a Maisie. «Randolph Bradley».

Lei sorrise. Aveva conosciuto solo un americano, l’amico di Simon, il dottor Charles Hayden, ed era stato durante la guerra. Ricordava lo stesso stile rilassato nonostante la gravità del suo lavoro. «È stato molto gentile ad accettare di vedermi, signor Bradley».

Lui si guardò attorno in cerca di un angolo dove condurre la conversazione in privato. «Berremo un caffè seduti là». Indicò la sala ristorante, dove i camerieri stavano già apparecchiando per il pranzo. Per nulla scoraggiato, Bradley si avvicinò a un tavolo e attese che un cameriere scostasse la sedia a Maisie prima di prendere posto a sua volta, ordinando nel contempo un bricco di caffè.

«Allora, signorina Dobbs, è venuta per capire meglio il mio interesse per le opere di Nick Bassington-Hope?»

«Sí. Quando è stato che Nick e i suoi quadri hanno attirato per la prima volta la sua attenzione di collezionista?»

Infilata una mano nel taschino interno della giacca, Bradley tirò fuori un pacchetto di sigarette e un accendino. «Prima di risponderle, vorrei farle una domanda. Aiuta i ragazzi in blu?»

«Mi scusi?»

«La polizia».

«No. Come le ho scritto nel messaggio, e come può vedere dal mio biglietto da visita, lavoro in privato».

«Allora per chi sta lavorando? Da chi viene pagata?»

«Georgina Bassington-Hope mi ha chiesto di condurre una piccola inchiesta sulla morte del fratello. A suo parere, c’erano alcune domande prive di risposta. La signorina Bassington-Hope mi ha assunta perché aiutassi lei e la sua famiglia a lasciarsi dietro le spalle la perdita di Nick».

«Quindi investiga su di me?»

Maisie sorrise. «Lei signor Bradley è un avido collezionista delle opere di Nick, quindi dovete aver trascorso del tempo insieme. Qualunque pittore è ansioso di soddisfare i suoi compratori, giusto?»

«Sí, ha colpito nel segno.

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