Il dubbio by Seichō Matsumoto

autore:Seichō Matsumoto [Matsumoto, Seichō]
La lingua: ita
Format: epub, mobi, azw3
Tags: Fiction, Mystery & Detective, General, World Literature, Japan
ISBN: 9788845986024
Google: o7qbEAAAQBAJ
editore: Adelphi Edizioni spa
pubblicato: 2022-11-13T23:00:00+00:00

VI

All’incirca dieci giorni dopo cominciò a diffondersi tra gli avvocati di T. la voce che Okamura Akitaka avesse rinunciato ad assumere la difesa congiunta di Onizuka Kumako.

Il motivo, a quanto si diceva, era l’opposizione della sua famiglia. Pare che il figlio avesse osservato che, se pure fosse riuscito a vincere in tribunale, un caso del genere non gli avrebbe certo giovato, anzi: accettare sarebbe stato uno sbaglio. La moglie lo aveva incalzato argomentando che rischiava di danneggiare la reputazione che si era costruito con tanta fatica, e le due figlie avevano contribuito a dissuaderlo. Così si diceva in giro, ricordando il suo atteggiamento titubante alla conferenza stampa. Alcuni lo sbeffeggiavano: un avvocato del calibro di Okamura doveva per forza sapere che non sarebbe mai riuscito a rovesciare una sentenza di colpevolezza per Onizuka Kumako; per questo si era saggiamente tirato indietro, prima che tutta quella storia potesse nuocere alla sua carriera. Il processo si sarebbe senz’altro concluso con una condanna alla pena di morte, non c’era alcun dubbio.

Akitani si rianimò. Riprese il suo colorito roseo e i chili che aveva perso. E si ricominciò a vedere in giro la sua paffuta figura.

Come prima cosa fece visita allo studio dell’avvocato Harayama.

«L’avvocato non riceve visite» gli disse una giovane impiegata che faceva anche da segretaria.

Akitani pensò che Harayama non volesse incontrare nessuno a causa del colpo subito con il rifiuto di Okamura.

«Pare che l’avvocato Okamura abbia deciso di non assumere la difesa congiunta per l’imputata Onizuka: è davvero così?».

«Sì, è vero» annuì l’impiegata, e il suo bel viso si adombrò.

«L’avvocato Harayama dev’essersi scoraggiato, suppongo».

«Immagino di sì».

«Ed è stato un tale colpo che non vuole più incontrare nessuno?».

Poter rivolgere domande così sfrontate è un privilegio dei giornalisti, Akitani lo sapeva bene.

«Si sbaglia. È a causa della sua malattia».

Akitani ripensò alla figura smagrita di Harayama che con aria triste attendeva le medicine nella sala d’aspetto dell’ospedale. Anche per strada i suoi passi erano incerti. La voce sommessa. Il colorito tra il giallognolo e il bluastro.

«Se non ricordo male, mi aveva detto di avere problemi al fegato».

«È così. Finora è riuscito a rimandare, ma questa volta dovrà ricoverarsi per forza».

«E lo farà a breve?».

«Sì. Fra due o tre giorni» rispose cupa l’impiegata.

«Mi dispiace... E come farà con la difesa del processo Onizuka? Si rivolgerà a qualcun altro, sperando che questi assuma almeno temporaneamente la difesa congiunta?».

Non avrebbe mai trovato un rimpiazzo migliore di Okamura Akitaka. Akitani si chiese se un avvocato della città di T. avrebbe accettato l’incarico.

«Che rimanga tra noi... presto l’avvocato lo annuncerà pubblicamente, intanto lo anticipo solo a lei...» disse l’impiegata abbassando il tono della sua bella voce. «Non appena entrerà in ospedale, l’avvocato rinuncerà alla difesa di Onizuka Kumako».

«Eh? Davvero?» ribatté sorpreso Akitani.

«Le sto dicendo la verità. L’avvocato ha quasi sessantaquattro anni. Se pure l’intervento chirurgico andasse a buon fine, non è detto che riuscirebbe a portare avanti un caso così difficile come quello della Onizuka. Che finisca con una condanna o con l’assoluzione, una delle due parti ricorrerebbe senz’altro in appello, e il processo finirebbe alla Corte Suprema.

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