Mister 4-3-3: Dalla Primavera di Praga al ritorno di Zemanlandia (Italian Edition) by Simone Pieretti

autore:Simone Pieretti [Pieretti, Simone]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2020-05-30T04:00:00+00:00

CAPITOLO 17

sull’altra sponda del tevere

L’avventura laziale di Zdeněk è finita, Zemanlandia continuerà altrove. Il sogno è chiuso in un cassetto, lacrime amare bagnano gli ultimi giorni di gennaio. Zeman, tra una sigaretta e una partita vista in tv, cerca riscatto. E lo trova nel posto più impensabile. Lascia Roma per allontanare la pressione. Va prima a Praga, poi a Palermo. Il telefonino squilla, la chiamata arriva proprio dalla Capitale. Il presidente della Roma Franco Sensi ha deciso di puntare su di lui. Dall’altra parte del telefono c’è Giorgio Perinetti, direttore sportivo della squadra giallorossa che lo invita a Trigoria.

La notizia corre di bocca in bocca, sembra quasi una burla. I tifosi della Lazio restano spiazzati, quelli della Roma, dopo un campionato mediocre, gioiscono. «Sono contentissimo di poter lavorare a Roma, con la Roma. Non mi sento imbarazzato a passare da una parte all’altra del Tevere: purtroppo dalla Lazio sono stato cacciato. Non mi piace restarmene a casa a lavorare a maglia, ringrazio la Roma di avermi dato questa opportunità. Sensi è una persona molto positiva, che ha voglia di costruire una squadra competitiva. Nessuna rivalsa nei confronti di Cragnotti, non ritengo che la mia sia stata una decisione rischiosa, non vedo rischi. Il mestiere di allenatore è rischioso, sempre. Ai tifosi della Roma potrei promettere lo scudetto e tante vittorie, tanto è gratis. Preferisco garantire il massimo dell’impegno. Non ho rimpianti per quanto riguarda la Lazio, quando le idee non collimano più è giusto che le strade si dividano. Ai tifosi della Lazio dico di venire allo stadio per vedere la Roma: l’Olimpico è grande, e c’è spazio per tutti».

L’avventura riparte, questa volta dall’altra parte della città. La squadra è da restaurare, ma Zdeněk può contare sulla classe di Francesco Totti. Il ragazzo ha appena ventiquattro anni, è un talento di assoluto valore. Deve curare maggiormente l’aspetto atletico, ma dal punto di vista delle giocate è tra i calciatori di maggior prospettiva. La Roma ha chiuso il campionato a quarantuno punti, quattro lunghezze sopra il Cagliari retrocesso in Serie B. È stato un calvario, un torneo assolutamente al di sotto delle aspettative, con il tecnico Carlos Bianchi esonerato dopo l’ennesima sconfitta rimediata a Cagliari e il ritorno di Nils Liedholm per salvare la baracca ed evitare la retrocessione. Il “Barone” centra l’obiettivo mentre la Roma inizia a programmare la stagione seguente.

Per la stagione 1997-98 la rosa va rimodellata. Vengono ceduti Trotta, Thern, Carboni, Moriero, Statuto, Cappioli, Lanna, Annoni e Sterchele. Il punto fermo della squadra è Totti. Il colpo di mercato è il terzino brasiliano Cafu. Con lui arrivano anche Paulo Sergio, i portieri Konsel e Chimenti, i centrocampisti Vagner, Di Francesco, Gautieri, Helguera, Scapolo, e i difensori Dal Moro, Servidei e Gomez. In campionato si riparte alla fine di agosto, in Toscana, ed è un esordio vittorioso contro l’Empoli grazie a una doppietta di Balbo e a un gol di Delvecchio. Il pareggio interno con la Juve e il successo contro il Lecce accrescono le aspettative dei tifosi giallorossi. A Bologna arriva un altro pareggio senza gol, contro il Napoli è un trionfo.

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