Muri by David Frye

Muri by David Frye

autore:David Frye
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858523346
editore: Piemme
pubblicato: 2019-09-16T12:00:00+00:00


Ricostruiti in mattoni, i muri Ming erano la barriera più imponente mai costruita contro la steppa. Le stime della loro lunghezza sono estremamente variabili. Cinquemila chilometri? Quindicimila chilometri? Incredibilmente, l’estensione totale del confine non è mai stata misurata, ma persino dalle stime più prudenti emerge l’immensità del progetto. Sono stati i muri Ming a conferire alla struttura l’appellativo di “grande”, attirando i turisti come una volta respingevano gli invasori. I muri Ming serpeggiano per colline e montagne, a volte realizzati con pietre e mattoni, spesso appoggiati su enormi blocchi di granito.

Nel XXI secolo gli storici continuano a scoprire altre difese Ming a lungo eclissate dalla Grande Muraglia. Lontano dalla steppa, per esempio, i Cinesi avevano fortificato il loro confine meridionale. Nel XVI e XVII secolo gli imperatori considerarono i Miao (Hmong) delle montagne del Vietnam una minaccia così grave da meritare centinaia di chilometri di muri, e forse avevano ragione: i Miao distrussero un muro di confine nel XVII secolo, e nel 1805 i Cinesi stavano ancora costruendo barriere di pietra nella regione22.

Gli imperatori Ming non ebbero più successo dei loro antichi predecessori nel vendere l’idea della Muraglia a coloro che erano costretti a costruirla. Erano passati quasi duemila anni dai tempi del Lungo Muro del Primo Imperatore, e chi viveva nell’epoca Ming ne conservava ancora un ricordo così negativo che gli imperatori furono attenti a non usare affatto l’espressione Lungo Muro. Circolavano i soliti canti pieni di risentimento, leggende popolari di una nazione oppressa dal carico di lavoro richiesto. Come avevano fatto dei semplici esseri umani a produrre un monumento così prodigioso? Apparentemente grazie all’intervento di forze soprannaturali: un sorvegliante viene aiutato da un vecchio che edifica il muro intrecciando rovi; degli operai vedono cadere dal cielo una stoffa di seta e hanno l’ispirazione di far scivolare dei blocchi di granito lungo una gigantesca rampa di ghiaccio. Evidentemente le forze soprannaturali non offrivano la stessa assistenza ai Cinesi in guerra. Nel XVII secolo un generale cinese infedele fece passare i barbari Manciù.

I Manciù erano estranei alla civiltà cinese come qualunque nazione della steppa. All’inizio i conquistatori non tolleravano alcun tipo di muro. Se occupavano un edificio, talvolta buttavano giù le pareti lasciando solo i pilastri a sostenere il tetto. Inoltre si rifiutavano di svolgere il consueto ruolo dei barbari assimilati nella società cinese. Come gli antichi Spartani, preferivano che la loro patria non fosse troppo contaminata dalla civiltà. Restavano fedeli al loro stile di vita tradizionale e costringevano tutti a portare il codino secondo lo stile manciù. Sbeffeggiavano i Cinesi, ma soprattutto i loro muri: «Gli uomini dei Qin hanno costruito il Lungo Muro per difendersi dai barbari» scrisse uno storico manciù. «Il Lungo Muro è andato su e l’impero è andato giù. La gente ne ride ancora adesso.» Quanto alla Grande Muraglia, i Manciù composero un epitaffio:

Incessantemente costruivano muri, senza mai prendere respiro.

Gli operai lavoravano dall’alba al tramonto, e a che scopo? 23



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