Nella tana del coniglio (Italian Edition) by Francesca Fialdini

autore:Francesca Fialdini [Fialdini, Francesca]
La lingua: ita
Format: epub, azw3, mobi
editore: Rai Libri
pubblicato: 2023-10-30T00:00:00+00:00

MARCO

Marco ha bei capelli lunghi neri, orecchini, voce dolce e bassa. Il suo look fa pensare a un artista, a un’identità in formazione ma con qualcosa di già definito e nitido, nonostante la timidezza. Ho imparato a non lasciarmi trarre in inganno dall’apparenza, per quanto sia vero che il modo con cui ci vestiamo e ci presentiamo agli altri è espressione di una parte di noi che desideriamo consciamente o inconsciamente comunicare. Se faccio riferimento a questo è perché Marco nel corso della nostra conversazione ci tiene a fare un esplicito collegamento al genere di abiti che indossava quando negli anni della sua adolescenza cercava di rassicurare i genitori e di convincerli che in lui non c’era niente di sbagliato, nulla di cui vergognarsi o preoccuparsi. La sua metamorfosi è in parte legata all’età, alla crescita, a una forte presa di coscienza, ma paradossalmente questi elementi non basterebbero se non fossero stati accompagnati dall’onestà intellettuale che gli ha permesso di uscire dal suo guscio e raccontarsi agli altri con le luci e le ombre di un ragazzo introverso che si è sempre sentito sbagliato.

Marco lo ha fatto, nonostante questo abbia significato pagare un prezzo molto alto per la sua giovane età. Dopo un’esperienza di ricovero e molti anni vissuti nel silenzio della sua camera, ha raggiunto una lucidità che gli sta permettendo di entrare finalmente in relazione con il proprio corpo senza vergognarsene. Per raccontare la sua storia ha scelto la stanza di una casa che non è la sua, che non gli appartiene né concretamente né simbolicamente e pertanto mi è impossibile provare a comprendere qualcosa di lui in base a ciò che il luogo racconta. Ma anche questa scelta è carica di significato. Forse Marco si sente protetto se la sua storia e quella della sua famiglia possono essere narrate lì dove non c’è giudizio, dove le pareti lo guardano in modo anonimo. Forse invece, lì vive qualcuno di cui Marco ha imparato a fidarsi, riconoscendo nell’altro una parte di sé. In effetti la casa è piena di luce e Marco si siede di fronte a me lasciando che il bagliore ogni tanto gli inondi la faccia. Sul suo viso vedo le ombre e le luci di qualcosa che finalmente è stato illuminato e sta prendendo forma.

Cosa fai nella vita Marco?

«Al momento sono un po’ fermo, ma sto cercando di far diventare il canto la mia professione. Ho cominciato a lavorare con uno studio di registrazione e a incidere i primi pezzi miei che, tra l’altro, ho iniziato a scrivere mentre ero ricoverato. A settembre, però, ho intenzione di riprendere gli studi di Scienze della Formazione Primaria».

Hai sempre fatto le tue scelte in libertà?

«Gran parte delle mie scelte, almeno quelle più importanti e decisive, è stata in realtà dettata dal desiderio di compiacere gli altri. Poche volte mi è capitato di fare qualcosa perché lo sentivo, perché mi piaceva o lo ritenevo giusto per me. Quando ho lasciato l’università e ho iniziato a studiare canto jazz mi sono

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