Nettuno #2: Decimo Regno (Italian Edition) by Desdemona

Nettuno #2: Decimo Regno (Italian Edition) by Desdemona

autore:Desdemona [Desdemona]
La lingua: ita
Format: epub
editore: UNKNOWN
pubblicato: 2016-08-28T22:00:00+00:00


5

– Cosa? Perché? – Sasha era ancora confuso e non badò neanche agli schiavi che lo stavano pulendo.

– Perché tu hai goduto dei miei schiavi, è giusto che io goda del tuo.

– No! Non puoi farlo!

– E perché?

– Si trova nelle prigioni, – balbettò. – Non può entrare nessuno dopo una certa ora.

– Dimentichi che sei il principe, Sasha? Tu puoi entrare ovunque.

Detto questo cominciò a vestirsi. Sasha fu costretto a imitarlo anche se era in preda al panico. Non poteva lasciare che si avvicinasse ad Ares, lui era suo e di nessun altro. Solo lui poteva toccarlo. Valutò l’ipotesi di portarlo da un altro prigioniero, ma se lo avesse scoperto lo avrebbe messo nei guai. Per tutto il tragitto cercò un modo per uscire da quella soluzione. Le guardie li fecero passare e troppo presto furono dentro la cella.

Ares stava dormendo ma fu svegliato dalla porta che si apriva mettendosi a sedere.

– Lo tieni bendato? – Chiese stupito Zayden.

Sasha annuì riluttante.

– Da quanto tempo?

– Quasi un mese credo.

La risata di Zayden gli provocò una tensione allo stomaco.

– E pensare che ti ho scopato come un sottomesso….

Ares cominciò a respirare più forte, attento ai commenti dei due. Non conosceva l’uomo che era entrato con Sasha ma sembrava che lui lo conoscesse molto bene.

– Avanti schiavo, mettiti piegato. Voglio scoparti. Sei fortunato che ho ancora il cazzo lubrificato perché non ti preparerò.

– NO! – Sasha si mise davanti ad Ares per impedirglielo.

– Come? Ho scopato te e ti è piaciuto adesso non vuoi che scopi lui?

– Mi avevi preparato, se lo toccherai lo potresti lacerare e io non potrò scoparlo dopo.

– I tagli si rimarginano in fretta con il laser, chiedi al tuo dottore. Se non conosce la procedura ti manderò il mio personale, lo ha fatto infinite volte.

– Sei… – Sasha voleva saltargli addosso dal tanto che era arrabbiato. Come aveva permesso a quell’essere di scoparlo?

– Allora divertiamoci un po’, hai la stecca? Ti insegno come fare a infilarla nell’uretra. Sarà divertente.

– NO! Tu non lo toccherai neanche con un dito! Lui è mio! MIO! E di nessun altro. – Le parole di Sasha si persero nell’eco delle prigioni.

Un silenzio surreale scese tra di loro. Ares seduto sul letto era impallidito diverse volte ad ascoltare quei discorsi, stava valutando di reagire se qualcuno lo avesse toccato. Non si sarebbe mai fatto prendere in quel modo.

Zayden incrociò le braccia sull’ampio petto mettendo in evidenza i muscoli delle braccia e del torace.

– Fammi capire… lui ti ha raggirato, ti ha tradito e tu lo ami ancora?

– Sì! – Ammise Sasha prima di rendersene conto.

– Lo dico sempre che l’amore rende imbecilli. – Commentò Zayden. – Allora per una volta sii uomo e prendi le tue decisioni. O lo liberi o lo uccidi. Lui non sarà mai tuo dopo quello che gli hai fatto. Il dolore fisico passa e va ma tu lo hai tenuto al buio per un mese… sei un piccolo sadico bastardo.

Detto questo si girò e se ne andò lasciandoli soli.



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