NOS4A2 : Ritorno a Christmasland by Joe Hill

autore:Joe Hill [Hill, Joe]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Thrillers, General
ISBN: 9788820091743
editore: Sperling & Kupfer
pubblicato: 2014-10-24T22:00:00+00:00

Il giardino

QUANDO Bing vide il signor Manx cadere sul cofano della macchina, si sentì scuotere tutto. Era la stessa sensazione che aveva percepito nel braccio il giorno in cui aveva sparato un chiodo nella tempia di suo padre, solo che stavolta la provava nel centro del suo essere. Il signor Manx, il Brav’Uomo, era stato colpito al volto. E la troia gli stava saltando addosso. La troia lo voleva uccidere, un pensiero inimmaginabile, orribile, come se il sole si dovesse spegnere. La troia era partita all’attacco e il signor Manx aveva bisogno di Bing.

Questi sollevò la bomboletta allo zenzero, la puntò sul viso del ragazzino e gli spruzzò in bocca e negli occhi il fumo pallido. Avrebbe dovuto farlo da diversi minuti e lo avrebbe fatto, se non fosse stato così infuriato da volere che quel moccioso vedesse che cosa succedeva alla madre. Il ragazzino cercò di girare la faccia, ma Bing, tenendolo per i capelli, continuò con il gas. Wayne Carmody chiuse gli occhi e strinse le labbra.

«Bing! Bing!» gridava il signor Manx.

Anche Bing gridò, nell’ansia di scendere dall’auto e agire, conscio al tempo stesso che non aveva somministrato al ragazzino la dose giusta. Ma non importava. Non aveva tempo e Wayne adesso era in macchina e non ne sarebbe uscito. Bing lo lasciò andare e infilò la bomboletta di spray allo zenzero in una tasca della tuta. La mano destra cercava la pistola nell’altra tasca. Poi scese dall’auto, sbattendo la portiera dietro di sé ed estraendo il grosso revolver ben oliato.

La donna aveva in testa un casco integrale nero attraverso cui si vedevano solo gli occhi, che si spalancarono quando scorse la pistola. L’ultima cosa che avrebbe visto in vita sua. Era a tre passi, un bersaglio perfetto.

«Bing, Bing», disse lui. «Bang, bang.»

Stava premendo il grilletto quando il signor Manx si sollevò dal cofano e gli si mise davanti. Il colpo partì e l’orecchio sinistro del Brav’Uomo esplose in uno schizzo di pelle e di sangue.

Il signor Manx lanciò un urlo e si portò una mano al brandello di orecchio che gli pendeva da un lato della faccia.

Anche Bing gridò e fece fuoco un’altra volta nella nebbia. Il secondo sparo, a cui non era preparato, lo spaventò così tanto che gli uscì una scoreggia, un suono acuto nei pantaloni.

«Signor Manx! Oh, mio Dio! Signor Manx, si sente bene?»

Il signor Manx si accasciò sulla fiancata dell’automobile, voltandosi lentamente verso di lui. «Be’, secondo te? Una mi sfregia la faccia e l’altro mi fa a pezzi un orecchio. È già tanto che non mi coli il cervello sulla camicia, deficiente!»

«Oddio! Che coglione che sono! Non volevo! Signor Manx, preferirei morire che farle del male. Cosa faccio? Oddio! Dovrei spararmi un colpo!»

«Dovresti sparare a lei, ecco cosa dovresti fare!» gli gridò Manx, abbassando la mano. Dalla testa gli penzolavano filamenti rossastri dell’orecchio. «Avanti! Sparale! Uccidila! Stendila, una buona volta!»

Bing spostò lo sguardo dal Brav’Uomo con il cuore che gli martellava nel petto, bam-bam-bam-bam, come un pianoforte che cadeva lungo una rampa di scale in una cacofonia di legno rotto e dissonanze.

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