Perché il buddhismo fa bene by Robert Wright

Perché il buddhismo fa bene by Robert Wright

autore:Robert Wright [Wright, Robert]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Vallardi
pubblicato: 2018-10-10T22:00:00+00:00


Essenza (stra)ordinaria

Lo psicologo Paul Bloom ha scritto che l’«essenzialismo»

– la tendenza ad attribuire essenze interiori agli oggetti – è un «universale umano». Alcuni dei suoi esempi di essenzialismo hanno dell’incredibile: qualcuno ha pagato 48.875 dollari per un metro a nastro appartenuto a John F. Kennedy, ritenendo probabilmente che al suo interno sopravvivesse una sorta di «essenza» presidenziale. Altri esempi sono più banali: una fede nuziale evoca sentimenti – in chi la porta, almeno – che un anello identico non susciterebbe. Ma il metro e la fede sono in un certo senso entrambi speciali, e lo stesso vale per molti altri oggetti che proiettano un senso particolarmente forte di essenza.

Bloom scrive nel suo libro La scienza del piacere che un oggetto del genere è speciale «per via della sua storia attraverso la relazione con persone ammirate o eventi significativi, o attraverso i legami con individui importanti dal punto di vista personale. Questa storia è invisibile e immateriale, e nella maggior parte dei casi non c’è modo per distinguere quell’oggetto speciale da un altro di aspetto identico. Però ci dà piacere, e la copia ci lascerebbe indifferenti».80

Bloom, poi, pensa che siamo «essenzialisti» per natura in un senso più vasto di questo, e sono d’accordo. Anzi, si tratta proprio di uno degli argomenti di questo capitolo: infondiamo perfino negli oggetti che non sono «speciali», secondo la definizione di Bloom, essenze che hanno una valenza affettiva.81

Ma c’è un vantaggio nel limitare – almeno temporaneamente – l’analisi agli oggetti che sono estremamente speciali. Questo vi permetterà di fare una sorta di esperimento informale. Potete per esempio dire al vincitore di un’asta, che tiene religiosamente in mano il metro presidenziale come se si trattasse dei gioielli della corona: «Oh, c’è stato un errore. Quello è il metro dell’idraulico. Il metro di JFK glielo manderemo a casa». A quel punto potete guardare l’effetto dell’informazione, riflesso del mutamento delle sue emozioni. Un metro che fino a pochi secondi fa ispirava rispetto e adorazione adesso non suscita più sentimenti del genere. Una preziosa reliquia ora è diventata un semplice oggetto, svuotato dell’essenza che possedeva solo un istante prima.

Degli «esperimenti» del genere si sono verificati davvero nella vita reale. Bloom racconta un aneddoto: un giorno il criminale di guerra nazista Hermann Goering scoprì che un dipinto di sua proprietà, che aveva sempre creduto opera di Vermeer, era un falso. In quel momento, secondo un testimone, Goering sembrava «avere scoperto per la prima volta il male nel mondo».82

Guardare il viso di Goering in quel frangente, o il volto del nostro ipotetico possessore del metro, significa vedere una specie di correlazione tra l’essenza percepita e l’affetto. Questi «esperimenti» suggeriscono che vedere oggetti speciali e ritenerli dotati di essenze speciali significa nutrire sentimenti speciali nei loro confronti.

Come vanno intesi gli oggetti meno speciali che ci circondano, che non sono appartenuti a presidenti e non sono stati dipinti da Vermeer, come un treno merci, un camion, un ruscello di montagna, il richiamo di una sirena antinebbia, il frinire dei grilli di notte e il



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