Piacere a Nudo by Megan Hart

autore:Megan Hart [Hart, Megan]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Erotico
ISBN: 9788861836471
editore: Harlequin Mondadori
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

11

«Avevi ragione, ne valeva proprio la pena» commentai, guardandomi intorno.

L’ultima volta che ero stata al Chocolate Fest, il salone in cui si teneva la fiera del cioccolato era pieno come un uovo e la calca era tale che non si poteva girare comodamente né assaggiare i prodotti senza fare file interminabili. Quel giorno, invece, la gente circolava tranquillamente per gli stand, il che dava modo di fermarsi dovunque per fare degli assaggi.

Non c’erano solo torte e biscotti, ma anche praline di botteghe artigianali e persino fontanelle di cioccolato in cui intingere pezzetti di frutta.

«Per te solo il meglio» rispose Alex, galante.

Mi guardò contento e mi attirò a sé mentre camminavamo mano nella mano. Avevamo entrambi l’aria radiosa e l’espressione soddisfatta di chi ha fatto sesso da poco.

Mi ero inginocchiata davanti a lui nella cabina doccia, gli avevo preso in bocca il pene e lo avevo succhiato finché non era venuto. Il gusto del cioccolato non poteva cancellare il ricordo del suo sapore sulla mia lingua quando mi aveva inondato con il suo seme, e io ne ero contenta. Non volevo dimenticarlo.

Alex era tutto intorno a me, dentro di me, con il suo profumo, con la prova concreta del suo piacere. Non serviva che mi toccasse perché io potessi sentirlo.

Ogni tanto qualcuno ci guardava, ovviamente. Anche dopo che gli americani avevano eletto un presidente di colore, la gente faceva ancora caso alle coppie miste. Alex non sembrava notare le occhiate che ricevevamo. Io avrei dovuto ormai imparare a convivere con la curiosità altrui, eppure non riuscivo ancora a evitare di notare gli sguardi insistenti.

Passammo davanti al tavolo su cui erano allineate le torte presentate in concorso, con glassa, pasta di mandorle e cioccolato. La mia preferita era una che rappresentava un lago ghiacciato fatto con la glassa bianca, la neve fresca di cristalli di zucchero e le figurine dei pattinatori sul ghiaccio fatte di cioccolato.

Alex, invece, era attonito davanti a una torta che riproduceva un viso agonizzante di Gesù Cristo, completo di corona di spine.

«Chi mai vorrebbe una torta così?» commentai, scrutandola allibita.

Alex rise. «Magari per la prima comunione.»

Rabbrividii. «No, grazie.»

«Tu l’hai fatta?» mi chiese mentre ci dirigevamo verso il centro del salone dov’era organizzata la lotteria a premi.

«Cosa, la torta a forma di Gesù?»

«No, la comunione» precisò lui, sorridendo per la mia battuta.

«No, ma non ho neanche fatto il Bar Mitzvah. E tu?»

«Io sì.»

«Che bravo bambino! Eri proprio un buon cattolico. Ti ci vedo bene come chierichetto, sai?» lo presi in giro bonariamente. «Quand’è l’ultima volta che ti sei confessato?»

«Un secolo fa.»

«Chissà quanti peccati hai accumulato da allora…» lo punzecchiai.

«Non più di tanti altri cattolici» replicò lui. «Ehi, guarda questo. Lo vuoi?» esclamò, indicando uno dei cesti messi in palio alla lotteria ed esposti su un bancone. Il ricavato dalla vendita dei biglietti sarebbe andato in beneficenza. Ogni premio era sponsorizzato da un negozio o una fabbrica, e quello indicato da Alex era offerto da un importante rivenditore di materiale fotografico.

Lo guardai. Davanti al cesto, avvolto nel cellophane, c’era un cartoncino su cui erano elencati i premi contenuti e il nome dello sponsor.

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