Piccolo blues by Jean-Patrick Manchette

Piccolo blues by Jean-Patrick Manchette

autore:Jean-Patrick Manchette [Manchette, Jean-Patrick]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 88-06-16350-7
pubblicato: 2001-12-31T23:00:00+00:00


XIV.

Alle due del mattino, su Rtl, mentre Gerfaut dormiva di un sonno comatoso, annunciarono che la Taunus era stata identificata, era stata presa a noleggio il giorno stesso da un certo Georges Gerfaut, un quadro parigino che poi era scomparso. Si ricordava che il gerente di una stazione di servizio e un altro uomo la cui identità rimaneva sconosciuta erano rimasti uccisi la sera del 2 luglio. Lo speaker aveva una voce neutra e discreta, come sempre di notte su Rtl. Con lo stesso tono parlò di Medio Oriente, di un attentato contro l'ambasciata di Iugoslavia a Parigi, di un bagno tragico nella Loira (due bambini di una colonia estiva, e un prete che li sorvegliava e aveva tentato di salvarli, erano morti). Poi ci fu la pubblicità di un concerto organizzato dalla radio. Poi una sigla e Leonard Cohen.

Faceva caldo. Con solo un grande asciugamano bianco stretto ai fianchi, Carlo era seduto davanti alla scrivania di una stanza dell'hotel Plm-Saint-Jacques. Aveva la faccia tirata e gli occhi rossi, come un uomo che ha pianto molto. Restava immobile e non ebbe reazioni durante la lettura del notiziario. Intanto, fermo alla scrivania, faceva esercizi di culturismo isometrico.

Dopo l'incendio della stazione di servizio e la morte di Bastien, Carlo aveva guidato a caso, sconvolto e distrutto per la rabbia e il dispiacere. Arrivando nei dintorni di Bourg-en-Bresse, si era fermato per sistemare un parabrezza di fortuna, un foglio di plastica morbida retto da pinze. Aveva riflettuto e consultato le carte stradali. Aveva ripreso la strada per Parigi, evitando di ripassare davanti al distributore di benzina, che doveva pullulare di pompieri e poliziotti. Aveva imboccato l'autostrada e marciato sulla corsia di destra senza mai superare i 70 km/h. Era uscito ad Achères-la-forèt verso le cinque del mattino. In mezzo al bosco di Fontainebleau, aveva lasciato la strada e si era fermato sotto gli alberi. Non potendo seppellire il corpo di Bastien come avrebbe voluto, aveva tirato fuori i suoi effetti personali dalla valigetta metallica e li aveva sotterrati, la corda di nylon, la roba per la toilette, i vestiti. La vista degli slip di ricambio color cachi di Bastien lo aveva commosso alle lacrime. Le lacrime gli scendevano lungo le guance mentre finiva di seppellire le cose e batteva sulla terra per pareggiarla. Dopo, aveva cercato delle parole da dire su quella pseudo-tomba come orazione funebre. Non ricordava nessuna preghiera salvo il Padre Nostro. Sul fondo della Lancia ritrovò un numero di «Spiderman», l'uomo-ragno (che non bisogna confondere con l'altro Uomo Ragno, le cui avventure sono pubblicate su «Strange»). Il volto di Carlo si schiarì. Tornò alla tomba aprendo l'albo e si mise a leggere con compunzione il testo del frontespizio, che è sempre lo stesso e precede ogni avventura di Spiderman.

- Prima di diventare un raddrizzatorti e un giustiziere senza pietà, - lesse, - Spiderman, l'uomoragno, regnò per anni sulla feccia degli Stati Uniti e fu un autentico imperatore del crimine. Spiderman ha messo lui stesso a punto un geniale equipaggiamento che gli permette di fronteggiare qualsiasi banda di criminali.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.