Pike Christopher - 1995 - Ancora tra noi by Pike Christopher

autore:Pike Christopher [Pike Christopher]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Ragazzi
ISBN: 9788804507253
Google: o2Y2AAAACAAJ
editore: Mondadori
pubblicato: 2002-02-14T23:00:00+00:00

Capitolo nono

Mi svegliai di colpo, dopo aver fatto uno strano sogno. Peter dormiva accanto a me, e sul divano in salotto riposava Jacob, il lanciatore prodigio. Non soltanto era privo di occhi – portava due protesi in vetro – ma in quel momento non aveva nemmeno una casa sua. Peter aveva detto che sarebbe stato da noi solo per pochi giorni e io non avevo nulla in contrario. Un diciassettenne di colore, alto e allampanato, che mi aveva colpito per i suoi modi gentili. Accidenti però se mangiava! Prima di andare a letto aveva spazzolato gli avanzi del tacchino e una confezione maxi di patatine, oltre a scolarsi tre lattine di Coca. Per non parlare del dolce al cioccolato. Decisi che il giorno dopo l'avrei spedito al supermercato con Peter e un biglietto da cento dollari, in modo che si comprasse tutto quello che voleva.

Tra poco sarebbero state le quattro del mattino, e tra circa un'ora la sveglia avrebbe suonato.

Mi alzai per bere un bicchier d'acqua e poi, tornando verso la camera da letto, mi accorsi che Jacob si era messo a sedere sul divano.

— Jacob — sussurrai — sono io. Hai bisogno di andare al bagno? Se vuoi ti ci accompagno.

— No, grazie — disse con voce assonnata. — Non devo andare al bagno. È solo che ho sentito dei rumori e mi sono innervosito.

Andai a sedermi accanto a lui. Indossava una maglietta bianca e un paio di calzoncini sportivi scuri. Un raggio di luna fece capolino attraverso le tende tirate e i suoi occhi di vetro scintillarono nella luce pallida come due grossi chicchi di grandine.

— Mi dispiace di averti svegliato — dissi.

— È già giorno? — chiese.

La sua domanda mi rattristò. Poteva essere buio pesto e per lui non avrebbe fatto alcuna differenza. Ovviamente le tenebre erano l'unica cosa che conoscesse.

— No — dissi. — Mancano un paio d'ore all'alba. Faresti meglio a rimetterti a dormire.

Jacob fece balenare un sorriso. — Domani Peter mi porterà da questo yogi. Mi ha raccontato tutto di lui e sono impaziente di incontrarlo. Peter dice che è in grado di guarire le persone.

Gli presi la mano e la strinsi affettuosamente. — Forse, non so. Ma la guarigione che è in grado di offrire quest'uomo è soprattutto qualcosa di interiore. Se vai da lui aspettandoti che ti restituisca la vista, rimarrai deluso.

Jacob scrollò il capo. — Non pensavo a niente del genere. Sono sempre stato cieco. Non so cosa significhi vedere. A ogni modo non mi importa, finché potrò giocare a baseball. Invece spero che possa guarire Peter. Lui camminava, una volta… sa cosa vuol dire camminare. E so che gli piacerebbe accompagnarti nelle tue passeggiate.

Mi vennero le lacrime agli occhi. Spesso andavo a passeggiare lungo la spiaggia, verso sera. Ma, per via della sabbia e dell'acqua, Peter non poteva seguirmi con la sedia a rotelle.

— Te l'ha detto lui? — chiesi in un sussurro. A me non aveva mai detto niente. Percependo una nota di dolore nella mia voce, Jacob si preoccupò immediatamente.

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