Presto sarai mia by Claire Contreras

autore:Claire Contreras [Contreras, Claire]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788822781987
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2024-06-26T22:00:00+00:00

Capitolo trentadue

Lachlan

Sono con lei da meno di un giorno intero, e sono già più incasinato di quanto voglia ammettere. Quando sono rientrato, dormiva. Io l’ho fatto a malapena, cercando di non spostarmi dal suo lato del letto e di non gettarle un braccio attorno. Non è che voglia farlo, ma temo che il mio corpo mi tradirebbe e lo farebbe senza il mio consenso. È l’ultima donna con cui ho dormito, davvero solo dormito. La sola. Realizzarlo è sconcertante. Per anni ho immaginato come sarebbe stato rivederla. In nessuna fantasticheria stavo seduto su una poltrona in un angolo della sua camera da letto a guardarla dormire. Per un’ora. Come un maniaco. Almeno la poltrona è comoda. Scommetto che ci dorme sempre, raggomitolata come le piace. Prendo il plaid poggiato sulla poltrona, inalo il suo profumo e, quando mi rendo conto di quello che sto facendo, lo lascio cadere, dannazione.

Dalle tende filtra un debole chiarore, riesco a vederla abbastanza bene nella stanza buia. È così bella. Possibile che sia più bella adesso di allora? Lo giuro. Mi fa venire voglia di strangolarla. Mi fa venire voglia di scoparla. Mi fa venire voglia di strangolarla mentre la scopo e la faccio venire urlando il mio nome. È incomprensibile che, dopo tutto quello che mi ha fatto passare, abbia ancora così tanto potere su di me.

Quando si muove, prendo il telefono e controllo le e-mail. È quello che avrei dovuto fare nell’ultima ora. Un attimo dopo, il suo telefono sul comodino inizia a vibrare, allora ci ripenso e premo il pulsante laterale del mio. Non sa che sono qui. La guarderò ancora un po’ per vedere cosa farà in seguito. Ho già sprecato una parte della mia vita a fare questo. Posso guardarla per altri dieci minuti. All’inizio penso si tratti di una sveglia che ha impostato, invece allunga la mano e risponde senza nemmeno guardare chi sia. Quel minuscolo gesto mi infastidisce. Vuol dire che risponderebbe a chiunque abbia il suo numero.

«Sì». Ha la voce roca di chi si è appena svegliato.

Mi viene subito duro. Durissimo. Maledizione. È il suo effetto su di me. La sua voce roca al mattino? Erezione istantanea. Il suo atteggiamento da stronza? Erezione istantanea. Il modo in cui mi sorride? Erezione istantanea. La sicurezza nelle sue parole quando parla delle sue capacità calcistiche? Erezione istantanea. Il fuoco nei suoi occhi quando è eccitata? Scontato. Mi ha trasformato in un dannato topo del laboratorio di B.F. Skinner, per l’amor del cielo. Ho davvero bisogno di tornare in me.

«Sì, lo so. Ti avevo detto che sarei stata lì». Si mette un braccio sul viso. «Sì. Arrivo, non sono un’irresponsabile». Resta in silenzio per un momento. «Certo, possiamo andare insieme a piedi. No, non lo farà. Non lo farebbe. Andrà bene». Si tira su in fretta, facendo frusciare le lenzuola. «Mi hai chiamato per ricordarmi della colazione o per interrogarmi come se fossi la cazzo di sospettata di un crimine?».

Mi mordo la lingua al suo tono sferzante. Cazzo. Nemmeno saluta, semplicemente riattacca.

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