Profezia vaticana by José Rodrigues dos Santos

autore:José Rodrigues dos Santos [Rodrigues dos Santos, José]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Thrillers, Historical
ISBN: 9788822718891
Google: UxRMDwAAQBAJ
editore: Newton Compton editori
pubblicato: 2018-04-12T07:43:52+00:00

LII

Disinteressandosi alla cartella della Fondazione Louis Augustus Jonas in aiuto ai bimbi poveri, Tomás prese un nuovo dossier tra la documentazione di monsignor Dardozzi. Sulla copertina c’era una scritta rossa battuta a macchina che diceva: “Caritas Roma”.

Ne sfogliò il contenuto. Gli estratti riportavano bonifici in entrata da parte del Fondo Mamma Roma per la lotta alla leucemia e della Fondazione Louis Augustus Jonas in aiuto ai bimbi poveri e bonifici in uscita a istituzioni come le suore di Santa Brigida e il centro di Don Picchi. Tuttavia, non trovò alcun riferimento a Omissis, tanto che cominciò a dubitare che valesse la pena proseguire in quella direzione.

Guardò l’ora e trasalì. Era molto tardi, il tempo a loro disposizione prima dell’esecuzione del Papa era sempre meno.

«Non possiamo continuare a perdere tempo», decise infine, chiudendo con un gesto brusco il dossier della Caritas Roma. «Dobbiamo trovare un altro modo d’identificare Omissis».

«Le tue sono belle parole», replicò Catherine, proseguendo a scartabellare tra la documentazione, «ma a fatti come sei messo?».

Tomás si sfregò i polpastrelli sul mento, massaggiandosi con aria meditabonda. Non potevano continuare a rimanere chiusi lì dentro a leggere i documenti lasciati da monsignor Dardozzi; quel cassetto conteneva migliaia di carte ed era consapevole che ci sarebbero voluti giorni per analizzarle tutte. Il problema è che il tempo era un lusso che in quelle circostanze non avevano.

«Dobbiamo trovare una scorciatoia».

«Sì, ma come?».

Ragionò sulla questione.

«Chi potrebbe essere a conoscenza dell’identità di Omissis?»

«Monsignor De Bonis, ovvio», rispose lei. «Purtroppo è già morto».

«Di sicuro anche il Papa lo sa. Ha ordinato che i documenti di Dardozzi venissero sigillati perché è cosciente dello scandalo che ne scaturirebbe».

«Si dà il caso che, al momento, sua santità non possa rispondere alle nostre domande».

«Ma abbiamo a disposizione la persona di cui si fida di più», disse Tomás con un luccichio negli occhi. «È possibile che il Papa gli abbia confidato qualcosa».

«Ti riferisci a Ettore, il suo segretario personale?».

Lo storico scosse la testa.

«No, mi riferisco al numero due nella gerarchia della Santa Sede, il segretario di Stato».

«Sua eminenza?»

«Se il Papa ha discusso della questione con qualcuno, di sicuro l’ha fatto con lui», commentò Tomás. «Dobbiamo parlare con il cardinale Barboni».

Senza indugiare oltre ed essendo d’accordo con il portoghese, Catherine tirò fuori il cellulare per chiamare la Santa Sede. Inoltrò la chiamata e rimase in attesa.

«Flûte! La linea è occupata».

Tentò due volte, poi passò ad altri numeri, sempre con lo stesso risultato. Dal momento che non riuscivano a comunicare per telefono, Tomás scattò in piedi.

«Le linee devono essere congestionate», dedusse. «È meglio andare a parlargli di persona. In fondo non ci vuole molto…».

Catherine concordò, perciò si mise a riporre i dossier nel cassetto. Quando ebbe finito, segnalò al compagno di avventure che era pronta.

«Andiamo».

Lo storico rimase fermo dov’era.

«Non andiamo», la corresse, «vado».

La donna si voltò verso di lui con un’espressione sorpresa.

«Vai solo tu? E io?»

«Non sono sicuro che il Papa abbia rivelato l’identità di Omissis al cardinale Barboni. Dal momento che il tempo è tiranno, dobbiamo muoverci simultaneamente in diverse direzioni. Conto su di te.

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