Quanti miracoli by Nicholas Sparks

Quanti miracoli by Nicholas Sparks

autore:Nicholas Sparks [Sparks, Nicholas]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788892746664
editore: © 2024 Mondadori Libri S.p.A., Milano / SPERLING & KUPFER


2

Dopo aver lavato la tazza e il piatto, Jasper preparò qualche panino con burro di arachidi e miele per sé e per Arlo e riempì un thermos con quel che restava del caffè. Diede al cane un pasto più abbondante e s’infilò una manciata di biscotti nella tasca del giubbotto. Sarebbe stata una lunga giornata.

Prima di uscire prese il binocolo e, dato che aveva voglia di compagnia, lasciò salire Arlo in cabina. Abbassò i finestrini e osservò il cane alzare il muso verso il vento. Quando si fermò a fare benzina, trovò alla cassa un ragazzo con i capelli lunghi e l’orecchino; sul collo aveva tatuato un ragno. Jasper gli chiese se avessero delle cartine recenti della Uwharrie National Forest, ma Ragno Tatuato scrollò la testa.

«Non vendiamo cartine.»

«Com’è possibile?»

La domanda sembrò lasciarlo interdetto. «Be’… in genere la gente usa il cellulare.»

Jasper non ebbe fortuna nemmeno al distributore successivo, e neppure al terzo, a dimostrazione che il mondo moderno lo aveva ormai lasciato indietro. Deciso a fare da solo, si diresse verso l’ingresso principale della foresta. Accanto trovò un cartellone con una mappa della zona che comprendeva le strade principali. Jasper fermò il furgone. Nel cassettino del cruscotto trovò un mozzicone di matita e una busta con la vecchia ricevuta di un meccanico e copiò la mappa meglio che poteva sul retro.

Nonostante l’età, il furgone aveva quattro ruote motrici, e questo gli tornò molto utile quando s’inoltrò nella foresta e, arrivato a un bivio, proseguì verso il campeggio. Sostò per qualche istante in cerca di veicoli o persone sospetti per poi rendersi conto che non sapeva neanche bene che aspetto dovessero avere. Oltre il campeggio c’era una strada sterrata. La percorse fino a un secondo bivio da dove partiva un altro sentiero che si ricongiungeva alle strade principali. Ogni tanto si fermava per aggiungere le nuove strade alla sua mappa di fortuna; con il binocolo scrutava tra gli alberi, pur essendo ancora lontano dalla zona in cui era stato avvistato il cervo bianco. Ma giusto per essere sicuro.

A metà pomeriggio, Jasper aveva finalmente un quadro generale delle caratteristiche dell’area. Aveva percorso tutte le strade principali e quelle sterrate, e anche qualche pista. Si era fatto un’idea di come un bracconiere potesse avvicinarsi alla zona del cervo e, soprattutto, andarsene dalla foresta senza essere visto.

Si fermò a mangiare e, a quanto pareva, Arlo apprezzò i panini almeno quanto lui. Bevve due tazze di caffè, poi fece risalire il cane sul pick-up preparandosi ad affrontare quella che sapeva essere la parte più delicata della giornata.

Seguì l’ennesima strada sterrata in direzione sud e, quando finì, continuò su una pista che si spingeva ancora più a sud. Chiunque avesse cercato di entrare in quella zona della foresta con un veicolo avrebbe dovuto per forza seguire lo stesso itinerario; in seguito alla ricognizione precedente aveva appurato che la tipologia del terreno ai lati della pista impediva qualunque altro accesso. Il pick-up cigolava e sobbalzava, mentre la pendenza aumentava gradualmente. Jasper si fermò più spesso a controllare i dintorni con il binocolo.



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