Quanto dannatamente lo vuoi? (Italian Edition) by Matt Fitzgerald

Quanto dannatamente lo vuoi? (Italian Edition) by Matt Fitzgerald

autore:Matt Fitzgerald [Fitzgerald, Matt]
La lingua: ita
Format: epub
editore: FerrariSinibaldi
pubblicato: 2016-04-07T22:00:00+00:00


MENTRE SI PREPARAVA per il Tour de France del 2011, Cadel non solo fece uso del “dolce disgusto” provocatogli dalle delusioni, ma applicò anche alcune utili lezioni che aveva imparato nel corso dei suoi primi sei Tour. Questo tipo di comportamento è comune negli atleti stanchi di fallire. La resilienza che nasce dal fallimento si manifesta sia in termini di creatività che di maggiore resistenza alla fatica. Stancarsi può spingere gli atleti a provare cose nuove, come il cambiamento di strategia di gara di Nick Symmonds. In altre parole, il fallimento stimola una sorta di effetto workaround effect, l’abilità di coping sfruttata dagli atleti di fronte alla perdita delle normali capacità fisiche di cui abbiamo parlato nel Capitolo 5.

Cadel ha tratto spunto dai suoi fallimenti, utilizzandoli come elementi motivanti: “In questi momenti, si può imparare tantissimo” disse nel libro Close to Flying. “Bisogna rivedere le proprie convinzioni. Stare in sella a una bici con una frattura al gomito, può essere utile per acquisire una diversa posizione e quel cambiamento potrebbe alla fine rivelarsi efficace”.

Una delle lezioni che Cadel aveva imparato era l’importanza di iniziare una gara con le gambe riposate. Sentiva di aver corso troppo prima del Tour del 2010, e condivise questa opinione con gli allenatori e i dirigenti della BMC quando si incontrò con loro in Italia per pianificare la stagione del 2011. Convennero sull’impostare un programma che lo avrebbe portato in Francia con al massimo 30 o 33 giorni di corsa nelle gambe, circa 10 giorni in meno rispetto all’anno precedente.

Il piano funzionò splendidamente. Nel mese di giugno Cadel gareggiò nella Critérium du Dauphiné, una corsa a tappe di una settimana che viene utilizzata come prova finale per il Tour de France da molti dei top riders. Cade arrivò secondo dietro l’inglese Bradley Wiggins, con la sensazione di sentirsi più forte alla fine della gara rispetto all’inizio.

Nonostante questa performance, le agenzie di scommesse davano la vittoria di Cadel al Tour con una probabilità di 25 a 1. La redazione di roadcycling.com aveva pronosticato per lui un quinto posto. In pochi anni era passato dall’essere il principale favorito all’essere il meno quotato dei contendenti. Dopotutto aveva 34 anni. Solo un ciclista prima di lui aveva vinto il Tour de France a quell’età, e nessuno aveva vinto il Tour dopo averlo perso per sei volte.

La 1° tappa della manifestazione del 2011 era una corsa in linea in gran parte pianeggiante di 191 km. Dopo soli 8 km dalla partenza un incidente divise il gruppo in due tronconi. Cadel era posizionato nel primo troncone davanti alla carneficina. Quando il team BMC apprese che Alberto Contador, uno dei principali favoriti, era bloccato dietro i corridori caduti, aumentarono il ritmo per guadagnare quanto più tempo possibile. Sulla breve salita che portava verso il traguardo Cadel lanciò un attacco a sorpresa e guadagnò 3 preziosi secondi sugli altri rivali, tra cui Frank Schleck e Alexander Vinokourov. Cadel non aveva spesso mostrato questo aggressivo opportunismo nei precedenti Tour. Avendo perso l’edizione del 2007 per meno di mezzo minuto, questa volta aveva intenzione di lottare per ogni secondo.



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