Quattro by Daniele Schön;

autore:Daniele, Schön; [Daniele, Schön;]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: La cultura scientifica, Voci
ISBN: 9788815410672
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2023-10-14T22:00:00+00:00

Il «Canone» di Pachelbel

Parlando di brani famosi, ce n’è uno che forse è ancora più celebre delle Quattro stagioni, ma il cui compositore è poco conosciuto. Johann Pachelbel vive nella seconda metà del XVII secolo e, all’epoca, è un organista e compositore di successo, oltre che insegnante di organo e composizione. Ha circa trent’anni più di Johann Sebastian Bach ed è un amico di famiglia. Probabilmente, se non ci fosse stato Jean-François Paillard, nessuno di noi avrebbe mai sentito il nome di Pachelbel. Invece, nel 1968, Paillard, appassionato di musica barocca che in vita ha diretto millecinquecento volte Le quattro stagioni di Vivaldi, registra il Canone in Re maggiore di Pachelbel. Il disco sarà uno dei centocinquanta registrati per la Erato, e avrà un successo incredibile: prima in Francia, poi in California, il Canone diventa la hit del momento e viene ripreso lo stesso anno da decine di altre orchestre e gruppi rock e pop fino a diventare ai giorni nostri il «tormentone» di numerosissimi matrimoni.

Si tratta di un brano a quattro voci: tre violini e un basso. La forma del canone indica il fatto che un tema venga suonato prima da uno strumento e poi imitato da uno strumento successivo, a distanza di qualche battuta. Il Canone di Pachelbel è un tema con variazioni sempre più virtuosistiche suonato esattamente con le stesse note dai tre violini a distanza di due battute. Ma la cosa interessante del Canone è la sua struttura armonica, ossia la linea del basso ostinato, di due battute anch’essa, che si ripete per ventotto volte. Due battute di quattro note ciascuna che si ripetono e si ripetono. Non vi fa venire in mente nulla?

Non parlo del repetita iuvant che ci dicevano a scuola, ma del ripetersi ancora e ancora dello stesso ritornello nella musica popolare. Infatti, non solo Händel, Haydn, Mozart e Beethoven hanno utilizzato la stessa identica linea di basso, ma la stessa, e proprio la stessa, del Canone di Pachelbel è stata ripresa da decine e forse centinaia di gruppi rock e pop. Ce n’è per tutti i gusti. Superman, la versione ska-punk dei Goldfinger, Life Goes On, la versione rap di Tupac, Go West, la versione synth-pop dei Village People o dei Pet Shop Boys, Ladies and Gentlemen We Are Floating in Space, la versione rock sperimentale degli Spiritualized, Basket Case, la versione rock dei Green Day, Graduation, la versione pop di Vitamin C, ma anche Memories di Maroon 5, senza scordare C U When U Get There, la versione hip-hop di Coolio. Ma anche alcuni brani di Vampire Weekend, Bananarama, Oasis (Don’t Look Back in Anger), The Farm, Cher & Lady Gaga, Aerosmith, e la lista diventa lunghissima se aggiungiamo la musica pop cinese. La mia versione preferita è Albachiara di Vasco Rossi e la preferita di mia figlia il tema del film La città incantata di Hayao Miyazaki. Tutti questi brani hanno come ossatura armonica la linea di basso usata da Johann Pachelbel attorno al 1598, roba vecchia!

Ma quali sono le

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