Queen Ellery - 1968 - La Febbre dell'Ottone by Queen Ellery

autore:Queen Ellery
La lingua: ita
Format: mobi, epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

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E DOVE ANCORA?

La salma doveva essere seppellita nella tomba di famiglia, nella proprietà di Hendrik

Ottone per sua esplicita richiesta, dichiarò Vaughn.

— Una volta, mi disse che Roosevelt era stato sepolto nel giardino della sua residenza e

che, perciò, lui riteneva di avere tutto il diritto di far seppellire dove gli accomodava le

proprie ossa, come un qualsiasi altro Democratico.

— Potrei sapere — domandò il signor Pealing della Pealing & Pealing, l’impresa di

pompe funebri di Phillipskill — se il defunto ha lasciato disposizione…?

— Se con questo volete dire che avete timore di restare fregato, amico — rispose Vaughn

— vi sconsiglio di largheggiare come bronzi e roba del genere. Ci sono delle questioncelle

da superare per quanto riguarda il contante Comunque, tutto quello che vi posso promettere,

seduta stante, è che il conto che presenterete costituirà un credito privilegiato sulla proprietà.

— Nessuna polizza d’assicurazione, signor Vaughn?

— Nessuna.

Il signor Pealing sospirò. — Be’, mio padre ha seppellito suo padre e mio nonno suo

nonno, perciò temo che non mi resti altra scelta: lo seppellirò. E se questa proprietà non

potrà saldarmi il conto, lo considererò come un gesto di fratellanza. — Il signor Pealing

sorrise alla propria battuta.

— Non ho mai incontrato un becchino che non porterebbe via al morto perfino la

dentiera. Comunque, non avrete da pagar tasse, su questo funerale. — Il signor Pealing

scappò via.

— Perché dovete essere sempre così sgradevole con tutti, signor Vaughn? — disse Jessie.

— Il signor Pealing aveva detto così per pura bontà.

— Lasciamo perdere quel genere di bontà. — Vaughn scoppiò a ridere e se ne andò per

gli affari suoi che in quel momento consistevano nel rendere la vita di Hugo ancora più

infernale di quello che era.

Con gran delusione di Jessie, la vecchia chiesa di Sleepy Hollow era chiusa da anni, e

veniva aperta soltanto per un servizio annuale; comunque, il Capo della pulizia proibì

qualsiasi rito funebre così che il funerale venne fatto in casa. La modesta bara non fu

lasciata nemmeno aperta. I soli presenti esterni erano un sacerdote di Tarrytown, il signor

Pealing e un suo assistente, e Lew, l’agente strabico di Fleck. Il piccolo cimitero degli

Ottone, situato vicino alla strada, era costituito da un lutto di prepotenti erbacce e cedrigli e

da misere pietre tombali (su qualcuna c’era ancora un cherubino ansimante) mentre un

grosso sommacco era cresciuto proprio sull’ingresso di quel mausoleo quasi in

disfacimento. Il prete lesse un semplice servizio, rimase a osservare Hugo e l’inserviente del

becchino riempire la fossa, strinse la mano a tutti e se ne andò. Gli altri ne seguirono

l’esempio tranne Richard e Jessie che si attardarono fra le tombe, camminando sopra a

quelle cadute, e leggendo epitaffi semi cancellati. A un certo punto, ognuno provò il bisogno

di cercare la mano dell’altro per sentirsi vivo.

Una tomba li fece rientrare a precipizio. Era una tomba con una sottile lastra, color sabbia

scura sulla quale erano incise le parole: “POMPEY. Fedele fino alla morte”. Come osservò

Jessie, Pompey avrebbe potuto essere un cavallo.

Trovarono Fleck, che li aspettava nel salotto insieme con gli altri. L’ispettore sorrise. Il

Capo aveva fatto le cose come aveva voluto. Nessun giornalista si era

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