Rainbow Place: Edizione Italiana (Italian Edition) by Jay Northcote

Rainbow Place: Edizione Italiana (Italian Edition) by Jay Northcote

autore:Jay Northcote [Northcote, Jay]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Jaybird Press
pubblicato: 2019-05-20T22:00:00+00:00


Dieci

Jason era sorpreso dalla propria reazione alla scoperta che Penny e Trude sapessero di lui e Seb. Si sarebbe aspettato di sentirsi più minacciato, ma aiutava il fatto che, essendo anche loro una coppia gay, confidava nel fatto che non avrebbero mai tradito il suo segreto. La cosa più importante, però, era che non si sentiva in modo diverso a saperlo. Non c’era nulla della vaga vergogna o del disagio che aveva previsto.

Si domandò se avesse fatto un errore ad accettare l’invito a cena. Quella cosa con Seb avrebbe dovuto essere occasionale e riservata, e cenare come una coppia, anche se con due lesbiche nella riservatezza della casa di Seb, sembrava alzare la sbarra a un livello più alto dell’occasionale. Ma non riusciva a pentirsene. In effetti, si ritrovò a non vedere l’ora che arrivasse sabato.

Senza Zoe da lui quel fine settimana, e senza dover lavorare, Jason ebbe tutto il giorno per se stesso. Si prese del tempo per curare un po’ il piccolo giardino sul retro di casa sua, e poi più tardi uscì a correre lungo la stradina sulla costa fino al faro e ritorno. Correre gli permetteva sempre di pensare, il pestare regolare dei piedi concedeva al suo cervello di stabilizzarsi e rimuginare sulle cose che richiedevano la sua attenzione.

Mentre correva, ripercorse nella testa la conversazione che avevano avuto riguardo a Seb come attivo tra loro.

Non era qualcosa che lui avesse pianificato di discutere, ma quando era venuto fuori si era reso conto che forse voleva provare. Sin da quando aveva iniziato a incontrarsi con altri uomini, era sempre stato sopra. Si sentiva a proprio agio in quel ruolo e ne era del tutto soddisfatto, ma si era sempre chiesto cosa si provasse a ricevere. Finora, quelle domande erano sempre state vaghe e ipotetiche. Jason sapeva che doveva essere bello, fisicamente: aveva visto abbastanza tizi gemere con il suo uccello dentro di loro, per sapere che essere scopati da qualcuno che sapeva quello che faceva era bello per la maggior parte degli uomini. La sua esitazione era più riguardo a come si sarebbe sentito dal punto di vista emotivo. Sapeva che era omofobia interiorizzata, e probabilmente anche sessismo, e non ne era fiero, ma non riusciva a non avere un’impulsiva reazione di rifiuto all’idea di “prenderlo in culo”, di “fare la donna”, o innumerevoli altri stupidi modi in cui le persone descrivevano fare il passivo, che implicavano che fosse una sorta di debolezza, qualcosa di cui vergognarsi.

La stradina si fece più ripida, inclinandosi verso l’alto, verso il faro. Jason si sforzò di più, i polmoni che bruciavano e le gambe che dolevano.

Immaginava di poter riuscire a mettere da parte quel tipo di pensieri, con Seb. L’ultima volta che avevano scopato, Seb era stato di certo il passivo, ma aveva condotto lui le danze. Non c’era nulla di quell’uomo che fosse debole e neppure c’era stato un accenno di vergogna nel suo ovvio godere a essere scopato. Gli faceva venire voglia di provarlo su di sé, e si fidava del fatto che Seb si sarebbe preso cura di lui e si sarebbe assicurato che gli piacesse.



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