real life tm by christopher brookmyre

autore:christopher brookmyre [brookmyre, christopher]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: noir
pubblicato: 0100-12-31T23:00:00+00:00

IL LUOGO DEI MATTI

- Oh che bello, una sommossa, - disse Mcintosh tutto allegro.

- Cristo Tosh, è proprio quello che mi ci vuole in questo momento: tu che fai la Vispa Teresa.

- Oh, andiamo, Angelique, vedere che il popolo dimostra ancora un certo spirito aggiunge un po' di colore alla mattinata.

- Dacci un taglio o ti ammazzo, va bene?

- Guarda che ti ho sentito, - si arrese l'altro.

Si fermarono davanti alla casa di Ash su Kintore Road; o piuttosto, davanti alla folla che agitava cartelli di fortuna e che debordava fin sulla strada, avendo occupato tutto il marciapiede. Un paio di agenti in uniforme cercavano di tenerla a bada. Angelique vide Mellis, del CID, che se ne stava accanto all'assembramento di fanatici, e parlava con un altro tizio in uniforme che lei non riconobbe.

- Ma guardali questi stronzi. Lì c'è Mellis. Spero che si sia portato dietro una pila di mandati di cattura. Di solito i ricercati sono i primi ad accorrere a questo genere di cose.

- Possiamo sempre accusarli di inutile crudeltà verso l'ortografia, - osservò Mcintosh, guardando i cartelli che protestavano variamente contro i Peddofili, i Pedofili, e i Pedoffili. Un altro cartello chiedeva IMPICCATE I MOLLESTATORI e un altro proponeva CASTRATE TUTI I PERVERTITI.

- E non sono ancora le nove di mattina. Incredibile cosa riesce a buttare le persone giù dal letto quando non hanno un lavoro a cui andare.

Si avvicinarono a Mellis, che gli diede il benvenuto al manicomio con un lievissimo cenno delle sopracciglia.

- Sergente Mcintosh, agente speciale X, - disse Mellis a voce alta, per sovrastare il frastuono di voci alle sue spalle. - Cosa vi porta a questo carnevale?

- Siamo qui per parlare con un testimone che vive in una di quelle case, un tale Raymond Ash.

- È lei il detective de Xavia? - chiese l'agente in uniforme: un sergente, vide Angelique. Aveva un tono sorpreso. Tutto come previsto.

- In carne e ossa, - disse Mellis, prima che Angelique potesse rispondere da sé. - Vedo che la sua reputazione la precede.

- Queste battute le tenga per le riunioni della sua Loggia, Ispettore, - Angelique avvertì Mellis, e poi si voltò verso il sergente. - E mi lasci indovinare: mi credeva più alta.

- Io… eh… Io sono il sergente Glenn. Abbiamo parlato ieri, di…

- Ah sì. La cocorita esplosa, certo.

- Eh? - chiese Mellis.

- Che cosa succede qui? Un pediatra si è trasferito nei paraggi?

- Devi smetterla di leggere solo quei giornali seriosi, Angel, - disse Mellis, porgendole una copia del Daily Recorder e indicando la storia di spalla in prima pagina.

Angelique scorse il testo. - Oh cazzo.

- E bello grosso, anche, a sentire i ragazzini. Da cui questa esplosione inconsulta di spirito civico.

- Come sono arrivati tutti qui? Hanno organizzato dei pulmini o cosa?

- Sembra quasi, eh? Direi che una metà vengono da Burnbrae e una metà da qui attorno. E ne stanno arrivando ancora.

- Sono passata di qui ieri, - disse Angelique, incredula. - La moglie di Ash mi ha detto che se non mi andava di aspettare potevo ripassare la mattina, tanto il bimbo li sveglia molto presto.

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